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La Fiat manca gli accordi del 2010, l’A.s.La Cobas chiama allo sciopero

Preoccupazione tra i Lavoratori e le Lavoratrici, dipendenti di Fiat e dell’indotto dopo aver appreso che l’amministratore delegato dell’azienda automobilistica Sergio Marchionne non intende prendere alcun impegno circa il futuro della FIAT  in Italia. “Marchionne ha ribadito che prenderà le sue decisioni in “piena autonomia”, tenendo conto di tutti i fattori economici e gestionali.” È quanto si legge in una nota dell’A.S.La. Cobas Nazionale.
“Infatti secondo l’Amministratore delegato Fiat da  quando “Fabbrica Italia” è stata annunciata nell’aprile 2010 “le cose sono profondamente cambiate” sottolineando che il mercato dell’auto europeo è entrato in una grave crisi e quello italiano è “crollato ai livelli degli anni 70″.
Di qui, l’impossibilità di far riferimento ad un progetto nato due anni e mezzo fa e la necessità di programmare gli investimenti in piena autonomia e con la massima cautela.
I Lavoratori e Le Lavoratrici sono stati presi in giro !
Il progetto Fabbrica Italia, contestato da A.S.La COBAS  , dalla FIOM e da tutti i sindacati di base ha portato solo l’abolizione dei diritti dei dipendenti.
La segretaria Nazionale A.S.La COBAS , riunitasi oggi a Roma,  ha invitato ufficilemnte il Governo a intervenire immediatamente e prendere in mano la situazione.
Quale forma di protesta a tale arroganza è stato proclamato lo sciopero di 2 ore, le ultime 2 ore per turno, per venerdi’ 21 settembre, in tutti gli stabilimenti Fiat Italiani”.

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