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L’indagine giudiziaria che muove le coscienze della Casta, la Polverini pronta a rinunciare ad alcuni privilegi

Ha chiesto scusa ai cittadini, ieri, Renata Polverini aprendo il consiglio regionale del Lazio; scusa per il cattivo costume di alcuni esponenti della sua area politica di appropriarsi indebitamente, ma è più corretto dire, rubare, risorse economiche alla collettività. la vicenda di Franco Fiorito, l’ex capogruppo regionale del Pdl indagato per peculato, ha creato uno scossone anche nelle coscienze della casta politica. Almeno è ciò che sembra as oliando le parole della governatrice che ieri ha anche detto.
“O superiamo questo scoglio o siamo come la Concordia e ci sfracelliamo. La mia strada è questa: o va avanti o finisce. Se qualcuno pensa di usarmi per procrastinare la situazione ha capito male: o si supera o si va a casa oggi”. Un discorso che ai più è sembrato una “lavata di faccia” così come i tagli alle spese del consiglio regionale che prevede abbattimenti in termini di auto blu, azzeramento dei contributi destinati ai gruppi consiliari, dimezzamento delle commissioni e riduzioni di consiglieri e assessori. Provvedimenti di celere attuazione, ha assicurato la Governatrice, che faranno risparmiare alla regione Lazio, già nel corso di quest’anno, alcune decine di milioni di euro.

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