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Tecnologia: i dati memorizzati per sempre?

Da Giovanni D’Agata riceviamo e pubblichiamo:

Una sottile piastra di quarzo nella quale possono essere conservati a tempo indeterminato dei dati è stata presentata a Tokyo il 24 settembre 2012.

Il Gruppo Hitachi ha annunciato l’invenzione di un metodo per memorizzare i dati per centinaia di milioni di anni su lastre di quarzo.

La nuova tecnica è quello di saldare dei punti in dei binari su una sottile lastra di quarzo, leggibili con un microscopio più convenzionale.

Lo scienziato che ha effettuato la scoperta, il dr. Kazuyoshi Torii, spiega che i dati letti saranno “per sempre” facile utilizzo di un computer in grado di decifrare il linguaggio sul binario con un semplice programma.

Il supporto di memorizzazione è un piccolo quadrato di 2 cm quadrati e 2 mm di spessore, costituito da una lastra di quarzo, un materiale stabile, ad alta resistenza al calore, all’acqua, alle onde radio, e alla maggior parte agenti chimici.

La densità di informazioni che può memorizzare è l’equivalente di un disco, e non è un problema l’aumento della capacità di memoria.

Per Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti” si apre la possibilità per l’umanità di conservare la propria memoria storica senza causare danni ambientali eliminando di fatto altri tipi di supporti che oggi presentano seri problemi per il loro smaltimento.

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