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Disagio mentale “sfrattato” dal pregiudizio. A Lanciano il centro diurno non trova una sede

Il centro diurno che si occupa di disagio mentale a Lanciano non riesce a trovar “casa”. Sono già due i tentativi falliti in altrettanti condomini che, di fronte alla possibilità di ospitare il centro in appartamenti, hanno “chiuso il portone” con delibere assembleari nonostante i regolari contratti di affitto già perfezionati dalla Asl con i proprietari. A denunciare quella che sembra essere una forma di pregiudizio sono Nicola Carlesi, direttore del Dipartimento Igiene Mentale della Asl, e Giovina Nasuti, presidente di Altri Orizzonti Onlus che parlano di vergogna per la città di Lanciano. Al sindaco Pupillo è stato chiesto di intervenire per trovare una soluzione.

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