“La vicenda delle dimissioni ‘suggerite’ dell’assessore Lucrezia Scaccia, cui va la mia più piena solidarietà , è offensiva e mi lascia l’amaro in bocca per come è maturata, rappresentando un vulnus per il diritto delle donne a partecipare alla vita politica e al principio di rappresentanza costituzionalmente garantito. Le indebite ingerenze esterne, che hanno costretto Lucrezia Scaccia a fare un passo indietro, sono degne del modo di inquadrare il ruolo e l’importanza delle donne tipico delle società più oscurantiste.
La lotta contro le discriminazioni legate alla differenza di genere e l’affermazione di una società che permetta la piena realizzazione della persona passano necessariamente attraverso la partecipazione politica e la rappresentanza delle donne. Personalmente ritengo che la prospettiva femminile possa essere di grande contributo per costruire, in generale, una società migliore e il sindaco Ottaviani aveva dato, con la nomina di Lucrezia Scaccia, segnali evidenti dell’alta considerazione di questa amministrazione dell’importanza del ruolo della donna nella politica attiva.
Certo se Lucrezia Scaccia fosse stata messa davanti all’alternativa di continuare a ricoprire l’incarico di assessore o di dedicarsi in via esclusiva alla propria attività di impiegata all’interno di un’associazione di categoria, allora questo sarebbe un fatto assai grave che riporterebbe indietro le lancette dell’orologio del progresso nella tutela dei lavoratori. Chi si trova all’esterno del municipio non è legittimato ad imporre la propria volontà a nessuno degli amministratori democraticamente eletti, in special modo se stiamo parlando dell’impegno di una donna. Le cause della scarsa presenza femminile nelle istituzioni politiche e nei ruoli decisionali in generale sono molteplici. Fattori socio-culturali e fattori legati alle caratteristiche proprie del sistema di rappresentanza si intersecano e sovrappongono, rendendo necessari interventi a più livelli. Penso che la politica debba essere più attenta alle donne nei ruoli apicali della società , ma è pur vero che, il coinvolgimento delle donne è possibile se sul piano pratico si gettano le condizioni per consentire loro di conciliare ruoli da protagoniste all’interno della società con quello di mogli e di madri.
Come giustamente ha detto il presidente della Repubblica Napolitano, in più di un’occasione, le donne sono chiamate oggi, più che mai, ad agire e pesare non solo nella sfera economica, ma anche e soprattutto nel mondo politico e nella vita civile, per stimolare il necessario rinnovamentoâ€. E’ quanto afferma il consigliere comunale Valeria Morgia (Città Nuove Con Te).