Erano in tanti questo pomeriggio ad aspettare il feretro di Chiara Sacco, la ragazza ventenne, morta nei giorni scorsi a Sora in un appartamento del quartiere san Rocco, in pieno centro storico. Il feretro è arrivato su un carro bianco così come bianca la bara che raccoglieva le spoglie della povera ragazza. La funzione si è svolta nella chiesa di San Pietro del rione Colosseo, in molti l’hanno affollata, ma molti hanno dovuto attendere il termine della funzione sul sagrato e sulle scale della chiesa. Tanti fiori bianchi e le corone del fratellino Stefano e della figlia della giovane. Ai lati dell’oratorio un grande striscione ha voluto ricordarla: “Il tuo sorriso resta nei nostri cuori”. In tanti hanno voluto stringersi, quasi increduli della triste e tragica fine di una ragazza ventenne nel pieno della vita, stroncata probabilmente da una overdose. Una fine tragica che ripropone il problema delle giovani morti che troppo spesso coinvolge i ragazzi, poco più che adolescenti come nel caso di Chiara. Un lungo applauso ha salutato l’uscita della bara bianca e una nuvola di palloncini sono stati liberati nel cielo, quasi ad accompagnare Chiara in un ultimo, accorato abbraccio e saluto dei suoi amici e dei tanti che le hanno reso omaggio. Al termine della funzione, prima di raggiungere il cimitero di via San Bartolomeo, in cui Chiara verrà tumulata, il feretro è stato portato dinanzi la casa in cui fino a pochi anni fa Chiara ha vissuto, nel rione che l’ha vista nascere e crescere per un ultimo commovente saluto ed abbraccio. Sul fronte delle indagini, massimo riserbo degli inquirenti che non tralasciano alcuna pista, anche se la più accreditata sembrerebbe quella dell’overdose.
F. Pensabene
Foto A. Ceccon