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Operazione Bar dello Sport, sgominata una organizzazione di dettaglianti e grossisti della droga – LE FOTO

“E’ un risultato che premia il lavoro svolto dai carabinieri di Cassino nel controllo del territorio”. Così il colonnello Antonio Menga, comandante dell’Arma nella provincia di Frosinone, ha presentato questa mattina, con al fianco il capo della procura della repubblica di cassino Mario Mercone, i risultati della brillante operazione “Bar dello Sport” con cui è stata sgominata una operosa organizzazione che riforniva di Cocaina hashish e d eroina, buona parte del Cassinate. Tutto parte dal controllo di un bar di Piedimonte gestito da una coppia di Rom e dall’arrivo, in paese, di una coppia di campani.

E’ attorno a loro quattro che si concentra tutta l’attenzione investigativa dei militari di Cassino comandati dal tenente Massimo Esposito e coordinati dal capitano Adolfo Grimaldi. A loro non è bastato fare un qualche arresto, hanno voluto di più fino a risalire alle fonti di approvvigionamento ovviamente campane. Hanno così scoperto che la coppia di Rom aveva sottratto un bar di Piedimonte San germano al proprietario e lo avevano trasformato in un luogo di Spaccio all’ingrosso di droga. Un giro di affari che si aggirava intorno ai 50 mila euro al mese resi dalla vendita di mezzo chilo di cocaina e un chilo di hascisc. A finire in manette sono stati Giuseppe Morelli, 45 anni, Virginia Morelli, 37 anni, la copia di coniugi cassinati che avevano acquisito il bar sotto indagine. Arrestata anche Antonella Maraone, 26 anni di Cassino, Gennaro Ferreri, 28 anni di Marigliano (na) che con la moglie Patrizia Mosca, 35 anni, si era stabilito da poco a Piedimonte e si era messo in affari con la coppia Rom. Emilio Sicurezza, del 75 di Casapesenna (ce) Francesco Iannetta, 40 anni, di Belmonte Castello, Gianluca Mistretta, 26 anni di Napoli, Carmine Gismondi, 46 anni di Sant’Elia e Michele Greco, 25 anni di Frignano (ce). Ad Antonio Greco di Frignano sono stati concessi i domiciliari. Sarebbero però 22 le persone indagate tra cui anche 5 minorenni che erano stati usati dall’organizzazione come dei pusher. I carabinieri hanno indagato per circa un anno, periodo durante il quale sono stati effettuati grossi sequestri di droga e ben sei arresti sempre sullo stesso filone di indagine. Si stava procedendo anche al sequestro del bar ma prima dell’attore, il proprietario delle mura che lo aveva dato in affitto, ne è tornato in possesso.
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