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Sequestrati dalla Guardia di Finanza 51 immobili, valore: 2,5 mln di euro

Il Nucleo di Polizia Tributaria di Chieti ha provveduto al sequestro preventivo “per equivalente” di 51 unità immobiliari per un valore complessivo pari a circa 2,5 milioni di euro.

Recuperati a tassazione redditi per oltre 10 milioni di euro nonché IVA per oltre 1,5 milioni di euro.

L’attività trae origine da  una verifica fiscale e dalle successive indagini con le quali è stata individuata una società che operava nel settore edile, in totale evasione d’imposta.

Il titolare della società al fine di evitare che propri beni venissero aggrediti con lo strumento del “sequestro per equivalente”, li aveva venduti fittiziamente in modo che non risultassero più a lui riconducibili.

Le indagini minuziose delle Fiamme Gialle, invece, hanno permesso di delineare un preciso quadro probatorio che ha consentito di dimostrare la disponibilità dei beni in capo all’imprenditore, consentendo, in tal modo, all’Autorità Giudiziaria di emettere il decreto di sequestro preventivo di immobili di un soggetto giuridico diverso dall’indiziato dei reati tributari contestati.

L’istituto del sequestro preventivo è stato reso possibile a seguito delle novità della legge finanziaria  anno 2008 con la quale è stata introdotta una norma, in materia penale tributaria, che consente di procedere – a carico dell’evasore fiscale – al sequestro ed alla successiva  confisca di beni per un valore equivalente alle somme dovute al Fisco.

La predetta misura è particolarmente incisiva, perché consente di aggredire i beni accumulati negli anni da parte dell’evasore senza doverne dimostrare necessariamente la provenienza illecita, permettendo il concreto ed effettivo recupero dei tributi evasi.

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