Da Giovanni D’Agata riceviamo e pubblichiamo:
Una bella conquista in campo medico quella di un equipe di chirurghi australiani dell’Istituto di ricerca O’Brien di Melbourne che secondo quanto è stato comunicato agli organi di stampa di quel paese sono riusciti a far ricrescere il tessuto del seno su una donna che avevano subìto un intervento chirurgico a causa di un cancro. L’esperimento ha coinvolto cinque donne cui era stata asportata la mammella attraverso l’impianto di una camera acrilica a forma di seno.
Gli scienziati hanno, quindi, reindirizzato i vasi sanguigni nello spazio collegato con le cellule di grasso del paziente ed in una di esse si è rigenerato il tessuto sino a riempire la sagoma artificiale.
Secondo quanto è dato apprendere l’esperimento è riuscito su una paziente, la signora Tanya Downs, che aveva solo 36 anni, quando cinque anni fa le venne diagnosticato un cancro al seno e le era stata praticata una mastectomia. Il tessuto del suo seno è stato coltivato con successo dalle proprie cellule di grasso.
La speranza è quella che un giorno il seno si possa autogenerare dopo una mastectomia con la conseguenza che potrebbe diventare un’alternativa alla protesi al silicone.
L’esperimento, per quanto comunicato dal team australiano specializzato nell’ingegneria dei tessuti, verrà presto allargato ad una platea più ampia di pazienti per comprendere compiutamente il processo di rigenerazione del tessuto.
Secondo Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Dirittiâ€, l’importante scoperta potrebbe essere un meraviglioso passo avanti per tutte le donne che a seguito dell’asportazione del seno subiscono dei veri e propri drammi psichici che vanno a ledere l’essenza stessa della propria femminilità .