Quasi come una ritorsione alla magistratura che ha fatto scattare altri cinque arresti nell’indagine sul grado di inquinamento dell’Ilva di Taranto e sulle irregolarità ambientali commesse dal complesso siderurgico, il cda ha annunciato la chiusura dell’azienda fino a quando il tribunale del Riesame non si pronuncerà sugli ultimi arresti. Il clima di tensione è palpabile e i cinquemila lavoratori diretti che rischiano il posto di lavoro, unitamente ai 20mila dell’indotto, stanno manifestando con iniziative che diventano sempre più preoccupanti. Lo stesso ministro dell’Interno Cancellieri ha dichiarato che a causa della situazione è a rischio l’ordine pubblico. La paura si estende anche negli altri stabilimenti Ilva del Paese. A Genova, la protesta ha portato gli operai a bloccare l’autostrada.