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Chiusura del San Raffaele: Azione Parkinson Ciociaria scrive ad Abbruzzese e si mobilita

La chiusura del San Raffaele allarma i dipendenti e tutti gli utenti che utilizzano questa struttura per le attività di riabilitazione e cura. Azione Parkinson Ciociaria indirizza una lettera aperta al presidente del Consiglio Regionale, Mario Abbruzzese, giovedì sarà accanto agli operatori per protestare.

                                                                       Roccasecca 27 novembre 2012

         Solo pochi giorni fa, nella sala conferenze del San Raffaele di Cassino, completamente riempita, abbiamo letto le sue parole di vicinanza e di incoraggiamento per il convegno che si teneva in occasione della IV giornata Nazionale del Parkinson.

… “L’occasione mi è comunque propizia per confermare la vicinanza del Consiglio Regionale del Lazio verso le importanti tematiche sanitarie afferenti la malattia di Parkinson. Con i migliori auguri di buon lavoro” ….

Oggi queste parole sembrano comiche, se non fossero tragiche.

Infatti, alla drammatica situa zione del San Raffaele di Cassino, che rischia la chiusura con relativo disagio per i malati (attualmente 200 ricoverati,  i quali dove saranno trasferiti tra 10 giorni?) e per i lavoratori e per l’offerta sanitaria di ampia specializzazione   nel Cassinate, si aggiunge il pesante danno che si arrecherà ai malati di Parkinson che in quella struttura vengono curati.

Come associazione “Azione Parkinson Ciociaria Onlus” operiamo da anni in collaborazione con questa struttura, potendo contare su professionalità, umanità e ottimo livello del servizio.  Tuttavia, nonostante le  rassicurazioni dei mesi scorsi da parte della Regione Lazio, siamo di fronte all’ennesimo servizio essenziale per i cittadini che viene a mancare, nel silenzio assordante di qualche importante figura istituzionale del Cassinate, che, pur ricoprendo un importante ruolo, con il determinante contributo proprio del Cassinate, nulla sta facendo per questo problema, la cui soluzione sta proprio nella Regione  che dovrebbe dar seguito agli accordi stipulati nel mese di agosto.

Nel caso in cui dovesse verificarsi la sospensione dei servizi e dei ricoveri al San Raffaele di Cassino,  noi malati di Parkinson (stimati in circa 2800 unità nelle province di Frosinone e Latina),  non sapremo dove andare a curarci:  non esiste struttura alternativa nel basso Lazio.

Non è’ pertanto possibile che noi, come tanti altri malati e disabili, veniamo  abbandonati dalla Regione.   Prendiamo atto che una parte della politica locale sta seguendo la vicenda, ma allo stesso tempo dobbiamo rimarcare l’assenza di chi ricopre ad oggi la seconda carica regionale dopo la Presidente Polverini e, pur vivendo a Cassino, nulla sta facendo per il dramma di tanti malati e disabili che vengono a curarsi nella Città Martire. Dobbiamo diventare martiri anche noi malati?

Giovedì saremo insieme agli operatori del San Raffaele di Cassino, a protestare contro l’eventuale chiusura della struttura di Cassino

 

Maria Levi Della Vida                                                          Tommaso Ranaldi

Presidente                                                                           Vice-Presidente

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