Fiat, Abbruzzese: “Senza piano industriale incertezza continua. Puntiamo anche a fondi Ue”
2 Novembre 2012“Come avevo dichiarato alcuni giorni fa, se alle idee ed ai progetti di sviluppo sulla produzione di nuovi modelli di alta qualità , l’Azienda torinese non farà seguire in tempi brevi un vero e proprio piano industriale, ho il forte timore che il balletto delle procedure per mettere in mobilità altri lavoratori non potrà che continuareâ€. Lo dichiara il presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Mario Abbruzzese.
“In merito allo stabilimento Fiat di Cassino, che e’ poi lo stabilimento industriale più importante del Lazio, ritengo sia giunto il momento che il mondo industriale, sindacale, politico ed istituzionale della nostra Regione promuova un tavolo di confronto con i vertici della FIAT e del Governo per cercare, senza personalismi di sorta, di trovare la soluzione migliore per evitare che i lavoratori, ai quali si riconoscono notevoli competenze ed un’alta professionalità , continuino a vivere con l’incubo del ricorso alla cassa integrazione o ancor peggio della mobilità anticipata. La mia disponibilità in tal senso è totale – precisa Abbruzzese – anche perché sono convinto, come ha sottolineato lo stesso Marchionne, che il futuro del nostro stabilimento passa attraverso la capacità di promuovere non solo la produzione di nuovi modelli, ma di modelli più competitivi sul mercato europeo”.
“In merito a questo – puntualizza il presidente del Consiglio regionale del Lazio – confido molto nell’aumento del 50% (da 1 a 1,5 miliardi di euro) dei fondi europei destinati a sostenere le attività di ricerca e di sviluppo per le auto ecologiche di nuova generazione, così come annunciato dal nostro Commissario all’industria Ue, Antonio Tajani. La proposta del Commissario di sostenere nell’ambito del piano europeo per l’auto, che sarà presentato a Bruxelles l’8 novembre prossimo, risorse a fondo perduto per la ricerca e lo sviluppo, potrebbe essere una decisione utile non solo per combattere la crisi, ma anche per limitare il rischio che il comparto dell’auto possa pensare di reperire fondi solo dagli incentivi e dagli aiuti pubblici nazionali, già così ridotti”.
“In base alle stime della Commissione UE – conclude Abbruzzese – la messa a disposizione di questi finanziamenti a fondo perduto nel prossimo quadro finanziario 2014-2020 potrebbe fare da volano a investimenti per un totale di 6-7 miliardi di euro in questo settore. Non possiamo permettere che la nostra casa automobilistica nazionale, sprechi l’occasione di utilizzare al meglio queste risorse che a breve potrebbero essere messe a disposizione dall’Europaâ€.