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L’amministrazione comunale di Frosinone approva le procedure di edificabilità diretta in zona B

Con i voti della maggioranza, l’astensione dei socialisti e il voto contrario del Pd è stata approvata in consiglio comunale la delibera che definisce le procedure applicative in ordine all’edificazione diretta in zona B, ovvero in ordine al meglio conosciuto articolo 18 delle Norme Tecniche d’Attuazione.

Uno strumento di indirizzo che fornisce le linee guida e riordina una materia nella quale, soprattutto in passato, si era generata molta confusione e ambiguità.

“Dopo anni di incertezze interpretative, di tentennamento e di pastrocchi del passato – ha detto il sindaco, con delega ad interim all’urbanistica, Nicola Ottaviani – abbiamo approvato le linee guida per l’edificazione diretta nelle zone B della città. D’ora in avanti, l’ufficio urbanistica avrà la possibilità di esaminare le oltre 40 proposte di nuove edificazioni con imparzialità, sbloccando le risorse private che, indirettamente, produrranno nuove opportunità economiche per il tessuto dell’intero capoluogo. Se si considera, infatti, che, dall’esame sommario di appena 20 dei 40 progetti proposti, il Comune potrebbe incassare circa 3 milioni di euro, allora si può comprendere come lo sblocco di quest’annosa vicenda possa tradursi in una grossa boccata d’ossigeno per le casse comunali. Inoltre, appariva anacronistico continuare a vedere pollai e catapecchie nella zona di via Marittima, di via Aldo Moro e in alcuni quartieri della zona alta, che ora potranno essere valorizzati dai privati, con investimenti che creeranno inevitabilmente occupazione e un nuovo assetto edilizio”. “Devo ringraziare – conclude il sindaco – l’ufficio tecnico nelle persone dei funzionari e del responsabile del procedimento, per aver rinunciato a una parte delle ferie a luglio e ad agosto, profondendo ogni sforzo nei contatti con la Regione Lazio, per arrivare ad una soluzione che rischiava di essere rinviata sine die”.

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