Dall’UGL Sanità di Roma e Lazio riceviamo e pubblichiamo:
In relazione ai decreti 348 e 349 del neo Commissario del Governo alla Sanità del Lazio dott. Enrico Bondi, si assiste alla lenta agonia delle strutture accreditate e degli Ospedali Classificati della nostra regione – cosi in una nota congiunta il Segretario Generale UGL Lazio Daniela Ballico e il Segretario UGL Sanità Roma e Lazio Antonio Cuozzo dichiarano – “Un’agonia che pone un duplice problema sociale, quello di una violazione del diritto costituzionale alla tutela della salute dei cittadini del Lazio, e quello occupazionale, in quanto un numero elevato di operatori perderà il posto di lavoro”
Dal 2007 la nostra Regione – continua la nota – e’ commissariata, ed in questi anni la parola d’ordine e’ stata “TAGLIARE”.
Se da una parte e’ giusto che ci sia una razionalizzazione della spesa sanitaria a fronte della lotta agli sprechi e alla riorganizzazione del servizio sanitario regionale, dall’altra ci deve essere la salvaguardia del diritto alla salute con adeguati livelli di assistenza e il mantenimento dei livelli occupazionali.
Pur a conoscenza delle capacità che il commissario Bondi ha, ci sentiamo di dirgli che non può paragonare la gestione commissariale della Sanità del Lazio ad una qualsiasi azienda, come la Parmalat.
E’ ora di dire Basta, la nostra Regione Lazio non può subire questa ulteriore spending review sanitaria – continuano i sindacalisti – da chi tiene presente solo i conti e non i bisogni di Salute.
E’ ora che si passi all’apertura di un Tavolo di confronto con le parti sociali e datoriali, per confrontarsi sulla reale spesa sanitaria. Si dia ascolto soprattutto al territorio che ha bisogno di essere tutelato da servizi sanitari con i loro operatori; e’ ora che si parli di SANITA’ e non solo di tagli alla Sanità .