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Segnali inquietanti dal vulcano dei Campi Flegrei, tavolo tecnico tra Protezione Civile, Enti locali, Ingv e Prefetto

Si è svolta oggi pomeriggio a Napoli, presso la sede dell’Osservatorio Vesuviano, una riunione volta a fare il punto sullo stato del vulcano dei Campi Flegrei e sulla pianificazione di emergenza nei territori interessati. All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli, l’assessore alla protezione civile della Regione Campania, Edoardo Cosenza, il direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Marcello Martini, il Vicario del Prefetto di Napoli, Vincenzo De Vivo, i sindaci di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, di Bacoli, Ermanno Schiano, di Monte di Procida, Francesco Paolo Iannuzzi, i Commissari straordinari dei Comuni di Marano, Gabriella Tramonti, e Quarto, Vincenzo Greco, e l’assessore all’urbanistica del comune di Napoli, Luigi De Falco.
Nel corso dell’incontro, il direttore dell’Osservatorio Vesuviano ha presentato i dati riferiti alle ultime rilevazioni sullo stato dell’attività del vulcano dei Campi Flegrei, sottolineando che le reti di monitoraggio hanno registrato, nell’ultimo periodo, variazioni significative dei parametri sismici, geochimici e di deformazione del suolo rispetto ai livelli ordinariamente registrati. Tuttavia, le ipotesi interpretative dei fenomeni in corso non evidenziano, al momento, variazioni nel sistema vulcanico tali da far presupporre situazioni di criticità a breve termine.
Inoltre, è stato reso noto che entro la fine del mese di novembre, il Gruppo di Lavoro istituito nel 2009 con Decreto del Capo del Dipartimento della Protezione Civile presenterà al Dipartimento il documento scientifico che si prefigge di mettere a disposizione i possibili scenari pre-eruttivi ed eruttivi ai Campi Flegrei.
Di conseguenza, proprio sulla base del documento, il Dipartimento, in stretto raccordo con Regione Campania, Provincia e Prefettura di Napoli, e con i Comuni interessati, aggiornerà i propri strumenti di pianificazione di emergenza.
In vista della consegna del documento scientifico e dei successivi aggiornamenti della pianificazione, Dipartimento, Regione, Prefettura e Comuni hanno fatto la ricognizione delle attività che ognuno, in base alle proprie competenze, ha già messo in atto o deve portare a compimento da subito.
In particolare, il Dipartimento ha già convocato la Commissione Grandi Rischi chiedendo ai componenti del settore Rischio Vulcanico di valutare i dati provenienti dalle reti di monitoraggio di Ingv; inoltre, informerà le strutture operative del Servizio Nazionale della Protezione Civile, intensificherà ulteriormente il rapporto con l’Osservatorio Vesuviano al fine di avere costanti aggiornamenti sullo stato di attività del vulcano, svolgerà attività di sostegno per le strutture territoriali di protezione civile, laddove necessario.
La Regione, garantendo il supporto agli enti locali, provvederà alla verifica degli edifici strategici ai fini di protezione civile, alla raccolta degli elementi conoscitivi del territorio, con particolare riferimento alla viabilità di esodo principale in coordinamento con la Provincia di Napoli, nonché all’aggiornamento del modello di intervento regionale.
La Prefettura verificherà l’idoneità funzionale e strutturale della sede del coordinamento provinciale, oltre a garantire il necessario sostegno ai sindaci nelle attività di informazione agli operatori di protezione civile e alla popolazione; la Provincia dovrà valutare lo stato delle strade di propria competenza, degli edifici scolastici, dei centri operativi e di coordinamento, delle aree di ammassamento dei soccorritori e delle eventuali risorse.
I Comuni censiranno la popolazione presente sui propri territori e le strutture sanitarie, verificheranno e aggiorneranno la pianificazione di emergenza comunale con particolare riferimento alla viabilità, alle strutture individuate come Centri operativi comunali, alle aree di accoglienza, agli edifici strategici; fondamentale sarà l’attività costante di informazione alla popolazione.
Lunedì 26 novembre, infine, avrà inizio proprio per i comuni dell’area flegrea il primo modulo del progetto di formazione sul rischio vulcanico per il personale delle amministrazioni e delle strutture di protezione civile, un’iniziativa fortemente voluta dal Dipartimento, dalla Regione e dall’Osservatorio Vesuviano. Il progetto nasce dall’esigenza di rendere disponibili gli elementi di conoscenza tecnico-operativi a coloro che partecipano all’elaborazione dei piani di protezione civile e alla gestione di un’eventuale emergenza: la formazione è uno strumento imprescindibile per attuare una seria azione di prevenzione sul territorio e solo operatori adeguatamente formati possano essere interlocutori autorevoli per la popolazione.

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