Ieri pomeriggio il personale della Stazione Carabinieri di Lucito ha tratto in arresto F.V. (44enne napoletano) per truffa e furto in abitazione ai danni di una signora 88enne di Lupara.
L’attività è scaturita dalla pronta segnalazione dei vicini della donna. Quest’ultima è stata avvicinata dall’uomo campano che si è presentato come un pubblico impiegato addetto alle misurazioni nell’abitazione; attraverso un linguaggio particolarmente convincente, l’uomo è riuscito a convincere la donna a farlo accomodare nell’appartamento dove, con l’aiuto di lei, ha dato luogo a delle misurazioni degli ambienti.
Nello svolgimento dell’azione, il truffatore ha anche riferito all’anziana che, per quell’attività , gli spettava un compenso in denaro (circa 500 euro). Quando la donna, comprensibilmente vista l’età , si è distratta per recuperare il denaro che poi gli ha elargito, l’uomo è riuscito anche a rovistare nell’abitazione sino a trovare un’altra consistente somma (circa 2500 euro ulteriori).
Terminate le finte misurazioni, il partenopeo si è allontanato a bordo di un’utilitaria di una FIAT Panda. Realizzato solo più tardi quanto era accaduto, la donna ha chiesto aiuto: i vicini di lei, anche grazie ai frequenti allertamenti forniti sul particolare argomento dai Carabinieri della Stazione di Lucito, competente per quel territorio, hanno subito chiamato i militari, fornendo sommarie indicazioni del soggetto e del mezzo con cui si stava allontanando.
Il tempestivo intervento del personale di quella Stazione ha immediatamente consentito l’individuazione dell’autore dell’asportazione che, sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso dell’intera somma. Una volta contattata la vittima, si è proceduto alla riconsegna del denaro ed alla ricezione della sua denuncia; l’uomo, invece, è stato condotto presso il carcere di Campobasso.
Questa mattina ha avuto luogo la convalida del suo arresto presso il Tribunale del capoluogo molisano: l’uomo è stato condannato ad otto mesi di reclusione, con pena sospesa. Ù
Il buon esito dell’attività , atta al contrasto di una tipologia di reato particolarmente odiosa poiché rivolta a persone appartenenti ad una delle c.d. “fasce deboliâ€, è stato garantito dalla fluida collaborazione realizzata tra l’Arma ed i cittadini del posto, spesso sensibilizzati, nel corso dei servizi che l’Arma dispiega quotidianamente, proprio ad attivare immediatamente il pronto intervento per segnalare la presenza di elementi sospetti, come è stato per il soggetto ieri arrestato.