“E adesso è necessario mettere mano ad una seria e complessiva riforma di tutti gli Enti locali, una riforma a 360 gradi che razionalizzi e ottimizzi il sistema degli Enti locali italiani senza necessariamente trovare nelle Province un ingiustificato capro espiatorio come invece, semplicisticamente e con approssimazione, voleva fare il Governo Monti. Una riforma necessaria e seria, che dovrà essere concretizzata dal nuovo governo con il concorso di tutte le forze politiche, Pdl in testa, quel Pdl che si è battuto con forza contro il riordino indiscriminato delle Province tentato dal ministro Patroni Griffi e dai suoi colleghi sia dimostrandone l’inutilità dal punto di vista del risparmio, che non ci sarebbe stato, anzi, sia presentando con il senatore Oreste Tofani una pregiudiziale di costituzionalità del decreto 188 palesemente contrario all’articolo 133 della nostra Costituzione>.
Lo ha dichiarato il consigliere regionale Annalisa D’Aguanno all’indomani dell’annuncio del Governo circa l’impossibilità di convertire in legge il decreto di riordino delle Province per la mancanza dei tempi necessari.
<La riorganizzazione proposta da Monti e dai suoi ministri – ha proseguito la D’Aguanno – avrebbe prodotto solo risultati negativi: sull’economia dei territori innanzitutto ma anche sulla loro identità , sull’occupazione con le centinaia di posti di lavoro che si sarebbero persi con la soppressione di sedi istituzionali quali Prefetture, Questure, Comandi militari e altro, sulla cultura, sull’assetto sociale. E non venga adesso il Governo a raccontarci la storiella del caos istituzionale che a loro dire deriverebbe dalla mancata conversione del decreto, perché il caos maggiore lo stava creando proprio il decreto 188 che non chiariva assolutamente cosa sarebbe dovuto accadere generando al contrario pastrocchi giganteschi come il paradosso della Provincia di Frosinone che pur avendo tutti i requisiti per sopravvivere alla scure di Monti rispetto a Latina avrebbe tuttavia perso il Capoluogo>.
La D’Aguanno ha infine concluso con un appello al Governo <affinché venga trovata rapidamente una soluzione in grado di garantire a scuole, strade e a quant’altro di competenza delle Province i fondi necessari ad assicurare la continuità dei servizi, fondi che sono stati ingiustificatamente ed esageratamente tagliati nei mesi scorsi dallo stesso Governo”.