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Aumentano le compravendite online di oro e argento. Quali le garanzie che siti come Ebay diventino ritrovo della ricettazione mondiale?

Da Giovanni D’Agata riceviamo e pubblichiamo:

Lo “Sportello dei Diritti”, da tempo si è assunto il compito di segnalare le conseguenze della crisi sui cittadini ed i rischi derivanti dalle possibili speculazioni, perché in tempi come questi, com’è da tempo immemorabile nei periodi difficili della storia, ci sono soggetti pronti a fare affari alle spalle di chi sta peggio e dei soggetti più deboli.

A tal proposito, basta cliccare sul più famoso sito di aste on line al mondo, EBay, per verificare l’esponenziale aumento delle vendite in rete di oro, metalli preziosi e gioielli entrati di diritto ai primi posti nella classifica degli oggetti più commercializzati.

Non più e solo, quindi, i famigerati negozi “Compro oro”, punti fisici che spuntano come funghi in ogni centro urbano e sui quali sono state avviate più volte inchieste sul territorio nazionale perché possibili ricettacoli di oggetti provenienti da furti e rapine, ma incrementa il numero delle persone che vendono, o meglio svendono i propri averi, anche quelli di famiglia, per cercare di superare il momento e trova soggetti con pochi scrupoli pronti ad approfittare delle difficoltà altrui e ad acquistare ad un prezzo più basso del mercato.

Il problema, per Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, al di là dell’aspetto morale che è tutt’altro secondario, riguarda le inevitabili carenze nei controlli per il numero delle compravendite online e quindi virtuali anche perché è impossibile verificare la legittima provenienza di tutti i preziosi esposti in rete. Condizioni che favoriscono la nascita di un fiorente mercato illegale che consente di mettere in una vetrina mondiale quale è internet, oggetti di provenienza non sempre nota. Alle polizie postali di mezzo mondo, l’arduo compito delle verifiche e delle indagini.

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