Election day il 24 e 25 febbraio 2013. Gli italiani saranno chiamati al voto per le politiche e per le regionali. Anche il Lazio, si adegua a quella data con un nuovo decreto firmato ieri sera che fissa le elezioni regionali in contemporanea con quelle politiche.
C’era attesa, questa mattina, per la conferenza stampa di Monti in cui , si sperava, facesse chiarezza sul suo futuro politico, qualora ve ne fosse stato uno. Delusi/ Felici quelli che si aspettavano/temevano una discesa in campo diretta dell’ormai ex premier tecnico. Sostanzialmente riga dritto e stila un’agenda che certamente non prevede la cancellazione dell’Imu. “Se la si dovesse togliere – dice testualmente – Chi governerebbe l’anno successivo dovrà rimetterla raddoppiataâ€. Una linea che, al di la di quanto sostiene il Pdl (Berlusconi e Tremonti), è tutt’altro che appiattita sulle linee della Germania. Partendo dal presupposto che lui in qualità di Senatore a Vita non deve candidarsi per stare in Senato, se qualche corrente politica volesse, accettando quella che lui chiama la sua agenda, proporgli la candidatura a presidente del Consiglio, avrebbe il suo appoggio e il suo incoraggiamento. Insomma, gli italiani suoi estimatori, non potranno mettere la croce sul suo nome, ma per eleggerlo presidente dovrebbero votare suoi scudieri. Un sistema che la legge elettorale gli permette senza calarsi nella macelleria della campagna elettorale; il suo profilo umano, del resto non si presta a scontri diretti e di basso profilo a cui spesso la propaganda obbliga e che l’elettorato, troppo spesso, sembra apprezzare. Ma così, va detto, resterà sempre un tecnico, non eletto dal popolo. E la democrazia?
Ermanno Amedei