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Notte di Capodanno, allarme petardi provenienti dall’Est Europa

Da Giovanni D’Agata riceviamo e pubblichiamo.

Arriva la notte di Capodanno e puntualmente si ripetono sequestri di botti illegali ed allarmi generalizzati contro l’utilizzo di questo modo sciocco e primitivo di ammazzare il vecchio anno. Questa volta, non provengono dalla Cina o da Hong Kong come accade ormai da decenni da quando la tradizione pirotecnica di quei paesi è diventato un business che foraggia anche la criminalità organizzata con ricavi illegali che arrivano a svariati milioni di euro per una notte di San Silvestro di pura follia che porta il giorno di Capodanno veri e propri bollettini di guerra per quanti feriti o vittime si registrano.

Sono stati sequestrati in Germania, petardi provenienti dall’Est Europa che al posto della polvere pirica standard sono riempiti con polvere di metallo con il concreto rischio di conseguenze fatali o comunque pericolose.

I ricercatori dell’Istituto federale per la ricerca sui materiali e prove tedesco (BAM), hanno recentemente dimostrato quali danni possono causare questo tipo di petardi illegali.

Questi fuochi d’artificio possono esplodere solo dopo tre secondi con una deflagrazione diverse volte maggiore rispetto a quelli tradizionali e sono stati paragonati a delle vere e proprie bombe a mano.

Tali caratteristiche hanno portato la BAM a negare espressamente l’autorizzazione al commercio in Germania da parte di tutti i petardi provenienti dall’Europa orientale.

Alla luce di tale notizia, Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, chiede alle autorità di pubblica sicurezza di poter amplificare i controlli dei petardi importati in Italia in questo particolare periodo dell’anno, invitando tutti i cittadini a prestare la massima attenzione sia circa la provenienza che nel maneggiare tutti i tipi di fuochi pirotecnici per evitare dannose conseguenze sia per se stessi che per i propri cari ed amici.

Anche se il consiglio più utile è quello di evitare completamente l’utilizzo di botti per la notte di San Silvestro, una tradizione triviale e barbara, spesso foriera di sangue e pianti.

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