Riordino delle Province, gli strali di Turriziani (UdC) sugli eletti del Frusinate
4 Dicembre 2012<Le Province? Vanno abolite tutte. Così come gli enti intermedi, mentre vanni ripensati i consorzi industriali perche’ a Frosinone due sono troppi.>. Andrea Turriziani, vicesegretario provinciale dell’Udc, nonché capogruppo al Consiglio comunale di Frosinone, affronta la spinosa questione alla vigilia del corteo organizzato a Roma per protestare contro il provvedimento di riordino messo a punto dal Governo e per annunciare che non sarà della partita: <Questa iniziativa – spiega – mi ricorda tanto il coro di dissenso dinanzi alla mancata nomina di assessori ciociari in seno alla Giunta regionale che, non mi pare, abbia sortito alcun effetto. Fanno bene i privati cittadini a protestare, ma non chi ha responsabilità di amministratore. Resto convinto che alcune battaglie vadano portate avanti nelle sedi opportune. Nello specifico, nelle Assemblee elettive ed in Parlamento>. Il la, questo, per Turriziani per esprimere profondo biasimo nei confronti degli eletti del Frusinate: <E’ evidente – sottolinea – che se siamo arrivati a questo punto è perché chi ci rappresenta non conosce abbastanza le caratteristiche del nostro territorio, motivo per il quale non si sta battendo con la dovuta convinzione per tutelarlo>. L’esponente centrista va dritto al sodo e indica il percorso che, a suo avviso, permetterebbe a tutte le realtà di non risentire di una misura che, se applicata nell’attuale contesto, provocherebbe solo danni. Il riferimento è al concreto rischio che Frosinone perda il ruolo di capoluogo: <Oggi affrontare questo argomento non ha senso. Sono ben altri gli obiettivi da perseguire se davvero si vogliono tagliare i costi della politica. Mi riferisco anche ad un necessario accorpamento delle regioni che porti alla creazione di nuovi soggetti in grado di confrontarsi alla pari con quelli dell’Ue. In un quadro così modificato nessuno sarebbe penalizzato perché ci sarebbe una generale riorganizzazione delle istituzioni sui territori piuttosto che un loro semplice spostamento da un centro ad un altro>. Turriziani, numeri alla mano, definisce quindi un’assurdità che sia Latina a conquistare il rango di capoluogo: <E’ troppo disomogenea, è un agglomerato di diversi quartieri, i borghi, sconnessi tra loro che solo sulla carta formano un’unità cittadina. Se analizziamo i fatti veri, su Latina incidono 150mila persone mentre su Frosinone 200mila persone al giorno. Ragione per cui mi trovo perfettamente d’accordo col presidente Stirpe che vedrebbe molto meglio Frosinone legata all’area metropolitana di Roma piuttosto che a Latina. I nostri politici – conclude Turriziani – prima di protestare dovrebbero riflettere su quanto non hanno fatto in questi 20 anni per promuovere il territorio>.