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San Raffaele Montecompatri, Ugl: “Lavoratori scendono dal tetto dopo incontro con Angelucci”

Erano saliti in sei sul tetto, i lavoratori del San Raffaele Montecompatri  per protestare contro la mancata corresponsione delle ultime due mensilità e rivendicare l’intervento delle istituzioni affinché sia fatta chiarezza sulla reale situazione economico finanziaria della società Tosinvest Spa, proprietaria delle strutture del gruppo nel Lazio. Nel pomeriggio  i sei lavoratori, dopo l’incontro con Angelucci, sono scesi.

Lo rendono noto il segretario dell’Ugl Sanità Roma e Lazio, Antonio Cuozzo, e il responsabile dell’Ugl Sanità Gruppo San Raffaele Lazio, Gianluca Giuliano, che è tra i lavoratori in protesta sul tetto dell’ospedale, aggiungendo che “mentre continua il rimbalzo di responsabilità tra istituzioni e proprietà, il futuro di tutto il personale è incerto e sulla Casa di cura San Raffaele di Cassino, su Villa Buon Respiro a Viterbo e sullo stesso San Raffaele Montecompatri, incombe la minaccia della chiusura”.

“Ribadiamo al ministro Balduzzi la richiesta di aprire presto un tavolo di confronto tra il commissario ad acta per la Sanità, la società e le organizzazioni sindacali – concludono i sindacalisti – per poter finalmente affrontare le problematiche dei presidi sanitari ed offrire ai lavoratori una speranza”.

“In seguito ad un incontro con Antonio Angelucci, i sei lavoratori del San Raffaele Montecompatri che questa mattina erano saliti sul tetto per protestare contro il mancato pagamento degli stipendi, hanno deciso di scendere”.

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