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Accuse all’amministrazione di Aquino, La Corte dei Conti le boccia. Grincia: “Rallentati dal complotto”

Le affermazioni circa gravi irregolarità contabili del comune di Aquino sono “affermazioni generiche e prive di riscontro concreto” e pertanto la stessa corte si pronuncia per il non
luogo a procedere.
“Questo è il punto più importante dei sei per cui il comune di Aquino era stato”deferito”, non per l’ottava, ma per l’undicesima volta, secondo i gongolanti comunicati dell’opposizione di Aquino su cui sono già intervenuto chiarendone il significato. – Lo scrive in una nota il sindaco Antonino Grincia – Questo “undicesimo deferimento” riguardava il conto consuntivo 2010, quello che presentava un avanzo di amministrazione di 740 mila euro; lo stesso anno per cui il comune era stato indotto a dichiarare il dissesto per conti sballati, cioè per un presunto disavanzo di 300 mila euro, anno come si diceva e come si sa, chiusosi invece con un avanzo reale di 740 mila euro, attestato dal conto consuntivo di quell’anno, ma rifiutato dall’opposizione mazzaroppiana perchè smontava tutta la strategia del suo gruppo che ha sempre parlato di distruzione finanziaria del Comune ad opera del sindaco Grincia.
“Gravi irregolarità contabili”, sempre denunciate, ma giudicate in questo modo dalla Corte dei Conti…..”sulla base della documentazione presente in atti, ritiene dunque la sezione della Corte, che sul punto vada adottata pronuncia di non luogo a delibera, trattandosi di affermazioni del tutto generiche, prive di riscontro”.
Anche sugli altri punti per cui il comune è stato “deferito”, la stessa Corte si pronuncia nello stesso modo: non “luogo a delibera” per tre punti, “non luogo a delibera con attenzionamento” per gli altri tre, quelli che riguardavano la strategia contro l’evasione fiscale e l’analisi dei residui.
Per dirla in termini più profani, un totale proscioglimento da accuse formulate di continuo con esposti e comunicati stampa dal consigliere Mazzaroppi sulle “gravi irregolarità contabili”, tali da falsare secondo lui, i conti veri del comune.
Proscioglimento che viene formulato proprio dalla principale istituzione che vigila sui conti di tutti gli Enti dello Stato. Che dire….dopo aver fatto queste osservazioni, se non che “tutti i nodi vengono al pettine”, e che quando si parla di “complotto”, questa tesi non è certo campata in aria. “Complotto” che però, più che danneggiare il sindaco e gli altri amministratori, ha danneggiato tutta la città, per risorse tenute ferme. e per aver indotto l’amministrazione sia politica che gestionale a dedicare tutto il tempo ad affrontare e risolvere le asserite ma inesistenti “gravi irregolarità contabili” continuamente denunciate dal consigliere Mazzaroppi e soci.
Gravi irregolarità inesistenti come si è visto, ma la cui denuncia continua, ha prodotto tanti danni alla collettività. E sicuramente questo si voleva…”.

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