“La Corte di Appello di Roma ha ammesso il referendum propositivo di legge regionale concernente ‘Tutela, governo e gestione pubblica delle acque’, cui il Comune di Cassino ha aderito a seguito della seduta del Consiglio Comunale del 19 settembre 2012.†A dichiararlo è il sindaco di Cassino, Giuseppe Golini Petrarcone, che ha manifestato grande soddisfazione per l’importante risultato raggiunto. “Già nella seduta del Consiglio Comunale del 26 marzo 2012 – ha continuato il sindaco – è stata deliberata all’unanimità la modifica dello statuto comunale, sancendo di fatto il principio che l’acqua è un bene universale pubblico di nessuna rilevanza economica. Oggi siamo giunti, quindi, alla fine di un iter che ha visto riconosciuto l’impegno delle forze politiche, delle associazioni e dei cittadini che hanno sempre continuato a sostenere il diritto all’acqua pubblica nella nostra città e nell’intero territorio regionale. Diritto che, tra le altre cose, era stato già sostenuto con forza nel giugno del 2011 con l’affermazione dei due quesiti referendari per l’acqua pubblica, votati da circa il 60% degli italiani. Finalmente, a distanza di circa sei mesi, la Corte di Appello di Roma ha riconosciuto le ragioni di quanti si sono adoperati in questa battaglia. Il Comune di Cassino, insieme ad altre Amministrazioni locali ed ai cittadini, è stato tra i promotori del referendum propositivo di legge regionale ed è per questo che con grande soddisfazione abbiamo accolto la notizia di quello che possiamo definire un altro passo fondamentale verso la ripubblicizzazione del servizio idrico. Siamo certi che il prossimo Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, potrà concretizzare questo importante percorso di democrazia dal basso, approvando tale testo entro i primi dodici mesi della sua amministrazione regionale.â€