Dopo le abbuffate delle feste si corre ai ripari per smaltire i chili di troppo, ma sarà davvero necessario? Forse no, secondo quanto rivela uno studio dell’epidemiologa Katherine Flegal, del National centre for health statistics del Centro per il controllo delle malattie e la prevenzione del Maryland, in Usa.  Aspettate a smaltire gli stravizi: qualche chilo in più potrebbe salvare la vita. Agli anatemi finora lanciati dalla comunità scientifica contro il giro vita che si allarga risponde il più grande e controverso studio mai realizzato sul legame tra sovrappeso e mortalità . Il risultato? Avere qualche chilo in più può diminuire il rischio di morte prematura. Secondo la ricercatrice americana, infatti, analizzando i risultati di oltre cento studi realizzati in vari Paesi del mondo sul sovrappeso, setacciando i dati di tre milioni di persone e le circostanze di 270.000 morti. Le conclusioni non lasciano dubbi. Avere qualche chilo di troppo arriva a tagliare del 6% il rischio di decesso prematuro. E persino essere affetti da obesità lieve non aumenta ma in alcuni casi limita il pericolo del 5%. Il paradosso della bilancia passa attraverso l’indice di massa corporea (Imc). Chi può vantare un peso ideale ha un Imc compreso tra 18,5 e 24,9. Essere moderatamente in sovrappeso, come dice lo studio, significa avere un indice di massa corporea tra 25 e 29,9. Mentre nel caso di un’obesità lieve il valore è compreso tra 30 e 34,9. E’ questo il limite che demarca il supposto beneficio dell’adipe. Perché se l’Imc è superiore a 35 il soggetto in questione è affetto da obesità severa e ha il 29% di possibilità in più di andare incontro a morte prematura. Un destino che tocca, tra l’altro, anche chi è sottopeso. Con Imc inferiore a 18,5 il rischio di decesso aumenta del 10%.
Allora qual è il vantaggio del grasso? Le ipotesi sono diverse e non verificate. La più accreditata è che qualche chilo in più protegga il cuore. E sostenga durante periodi di malattia, quando magari l’appetito se ne va. E’ vero anche che i rischi dell’essere cicciottelli vengano minimizzati dal progresso della medicina e dai nuovi farmaci che entrano in commercio ogni anno. E anche il fattore fitness potrebbe essere importante. In sovrappeso, ma in forma, si può.
La dottoressa Flegal aveva già pubblicato risultati simili su obesità e mortalità nel 2007, ma la comunità scientifica era stata fredda sulle conclusioni dei suoi studi. Questa volta sarà diverso? Sembrerebbe di sì. La stessa Flegal risponde ai dubbi: «Questi risultati non sono una licenza ad abbuffarsi di cibo. Qui parliamo di mortalità , non di salute. Non stiamo raccomandando alla gente di ingrassare. L’idea che se sei magro vivrai per sempre e se sei grasso vai incontro a morte certa non è corretta».
F. Pensabene