Romagnoli e Taviano lanciano la sfida da destra per le prossime elezioni. Il segretario nazionale del Movimento Sociale Fiamma Tricolore ha aperto la campagna elettorale per le regionali e le politiche nel cassinate, a  Cervaro, dove in un locale affollato dalla presenza di oltre centocinquanta militanti e simpatizzanti ha esposto il programma della Fiamma per le prossime elezioni.
Dopo un toccante ricordo da parte dei giovani militanti della Fiamma, dei ragazzi del Fronte della Gioventù assassinati nella sezione del MSI di via Acca Larenzia a Roma nel gennaio 1978, il cui anniversario ricorre proprio in questi giorni, l’on. Romagnoli ha chiarito i punti principali su cui si fonda il programma elettorale del partito quali il diritto al lavoro per i giovani, la tutela delle famiglie e del diritto alla casa, la moralità nella politica.
Proprio per questo motivo il segretario della Fiamma ha optato per scegliere delle candidature provenienti dalla società civile come quella del Giudice Taviano, dal mondo delle professioni e del lavoro come quella del Dottore ortopedico Pacitto Giuseppe di Cervaro, perché solo chi vive la quotidianità può conoscere il reale costo sociale di scelte politiche ed economiche sbagliate come quelle del governo Monti asservito agli interessi dei poteri forti e delle banche.
Romagnoli ha ricordato il pericolo che dopo le elezioni ci possa essere un governo catto-comunista Bersani-Vendola-Monti appoggiato da fantasmi politici come Casini e Fini, che rappresenterebbe un dramma per il paese in quanto è la riproposizione del peggio della prima repubblica, governo contro il quale la Fiamma è pronta a schierarsi a tutela degli interessi del popolo italiano.
Il segretario ha poi comunicato che la Fiamma Tricolore sarà presente sulle schede elettorali in tutti i collegi ed anche per la circoscrizione estero, avendo raccolto in tutta Italia un gran numero di firme per la presentazione delle liste, segno evidente che il popolo della destra attende di ricompattarsi sotto le insegne della unica vera destra erede diretta del MSI di Giorgio Almirante, ed  unico partito a non aver cambiato mai né nome né simbolo dal 1995 quando Pino Rauti, fondatore del partito, decise di non condividere il progetto di Alleanza Nazionale.
Taviano ha chiarito poi che la sua scelta a favore della Fiamma Tricolore è giunta dopo una serie di incontri nel corso dei quali si è  ritrovato sulle stesse posizioni  della Fiamma su valori fondamentali quali l’ etica nella politica e nella gestione della cosa pubblica, il primato dell’interesse nazionale sugli interessi particolari, il lavoro e la famiglia quali elementi a base della nostra civiltà , ed il vivere la politica come passione civile e non come mezzo di sostentamento.
Questa sfida,  ha proseguito Taviano, la lancia dalla provincia di Frosinone l’unica destra senza casta che non ha né eletti né incarichi, né rimborsi elettorali, e che può guardare dritto negli occhi le persone a cui chiede il voto, che è l’anima viva e laboriosa di un territorio ormai in agonia che cerca la sua rivincita sociale, economica e morale ponendo oggi le basi di quel domani di sviluppo e di crescita da consegnare ai nostri figli.
Una sfida, ha concluso Taviano, che non può non essere accettata, per quello che rappresenta per il futuro del Lazio e dell’Italia, da chi serve ogni giorno il proprio Paese e crede nella politica fatta dalla gente per la gente e non nella politica fatta nel palazzo per tutelare solo inconfessabili interessi di casta.
Il responsabile della Fiamma Tricolore del Cassinate
Danilo Evangelista