Il Movimento Arancione di Cassino, costituitosi nei giorni scorsi, relativamente alle proposte di costituzione di un quarto Polo che partecipi alla prossima competizione elettorale, precisa quanto segue:
- L’aggregazione deve essere radicalmente alternativa all’agenda Monti;
- La formazione deve affermare una netta discontinuità con esperienze politiche e partitiche del passato, nel senso che di essa non è opportuno facciano parte sigle partitiche e leaders politici che siano stati protagonisti nel passato, anche recente, e a prescindere dagli obiettivi individuati e conseguiti, dell’agone politico nazionale;
- Gli obiettivi politici e programmatici   sono quelli scaturiti dal confronto che si è avuto tra i diversi soggetti nel marzo 2012 e nel dicembre dello stesso anno al Teatro Eliseo di Roma;
- A livello locale il riferimento politico –culturale programmatico è l’esperienza di “BENE COMUNEâ€Â che ha vinto le ultime elezioni amministrative a Cassino. E l’atteggiamento politico nei riguardi  dell’Amministrazione Petrarcone sarà sempre commisurato alle concrete scelte amministrative e alla coerenza in rapporto al programma di “BENE COMUNEâ€;
- I valori e gli ideali che guideranno il Movimento Arancione di Cassino che si propone anche a livello provinciale, saranno quelli della Resistenza antifascista e della Costituzione Repubblicana, e tutte le azioni e le iniziative politiche che avranno come obiettivo la sua realizzazione e il suoi adeguamento ai tempi che evolvono, sempre nel suo spirito originario (sviluppo della democrazia partecipativa, equità e solidarietà , difesa della pace), vedranno il Movimento Arancione di Cassino e provinciale protagonisti in prima fila.
Quindi BENE la “RIVOLUZIONE CIVILEâ€Â di INGROIA anche se riteniamo (per dare un netto segnale di discontinuità e rinnovamento) che sarebbe meglio eliminare il suo nome dal logo della lista e che non ne facessero parte ufficialmente  I SIMBOLI DI PRC – PDCI – VERDI – IDV e che si evitassero le candidature di Di Pietro, Ferrero, Diliberto e Bonelli, facendo il passo indietro, così come richiesto dallo stesso Ingroia.