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Omicidio Mollicone, dopo 12 anni ci sono le tracce genetiche ma mancano ancora i colpevoli

Le indagini di polizia scientifica svolte dal Ris di Roma sono arrivate ad individuare tracce genetiche degli assassini e un’impronta dattiloscopica. Tutto è rimasto conservato per 12 anni su un pezzo di nastro usato per legare i polsi della 18enne di Arce trovata morta nel giugno 2001 nel boschetto dell’Anitrella. La Procura di Cassino non si sbilancia e si affida a poche righe in un comunicato stampa che recita: “Dai frammenti di impronte papillari esistenti sui nastri adesivi utilizzati per avvolgere Serena, e già evidenziati in precedenza, sono stati estrapolati nuovi profili genetici misti attribuibili a più soggetti ed utili per nuovi accertamenti comparativi. Tali profili genetici e impronta dattiloscopica, a suo tempo rilevata sui nastri non appartengono a nessuno degli attuati indagati. E’ emersa la necessità di ulteriori accertamenti genetici e dattiloscopici di tipo comparativo a più ampio raggio”. Vuol dire tutto o non vuol dire nulla. Le indagini certamente proseguono ma non si capisce in quale direzione e se gli indagati, vale a dire il maresciallo dei carabinieri comandante di stazione ad Arce all’epoca dell’omicidio, la moglie, il figlio, il collega, il fidanzato di Serena e la madre di questi, restano ancora indagati o se si deciderà per l’archiviazione delle loro posizioni.
Er. Amedei

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