“Non permetterò che siano fatte a pezzi l’attività e l’immagine della Chirurgia di Lanciano, in nome di un diffuso atteggiamento disfattista che porta nei fatti a svilire tutto quello che appartiene a questo nostro ospedale”: è decisa la reazione di Lorenzo Mazzola, direttore della Chirurgia generale di Lanciano, alle notizie che descrivono come depotenziata e ridotta ai minimi termini l’operatività di un reparto che, invece, continua a offrire risposte qualificate alle necessità di salute espresse dal territorio.
“Solo nelle prime due settimane di gennaio abbiamo eseguito 40 interventi, la maggior parte dei quali programmati – aggiunge il primario – perché non è affatto vero che riusciamo a far fronte prevalentemente alle urgenze. Proprio per avere una più ampia disponibilità della sala operatoria per i casi complessi, abbiamo cercato di concentrare la day surgery ad Atessa, una scelta organizzativa finalizzata unicamente a migliorare la nostra risposta. Chi la legge come un’iniziativa che in realtà sminuisce l’ospedale di Lanciano è in malafede, e non ne vuole certo la salvaguardia. I numeri danno conto di una realtà completamente diversa, come dimostrano anche i 15 interventi oncologici già eseguiti nel solo mese di gennaio, mentre altri due sono programmati per questa settimana. Non mi sembra un’attività di poco conto, soprattutto se rapportata agli 11 posti letto che abbiamo a disposizione con la collocazione temporanea data al reparto in attesa che venga riconsegnato il nostro al termine dei lavori».