Si è scoperto che il pap test, esame di prevenzione in grado di evidenziare lesioni pre-tumorali o tumorali al collo e cervice dell’utero, può rilevare pure quelle dell’utero e delle ovaie. Le donne di età compresa tra i 25 e i 64 anni sono invitate tramite lettera dalla propria Azienda sanitaria ogni tre anni a effettuare questa diagnosi. Questa nuova scoperta ha evidenziato che con un unico test è possibile rilevare ben tre tumori, come dimostra uno studio pubblicato sulla rivista Science Translational Medicine. Tuttavia lo studio è ancora in fase iniziale, e serviranno anni prima che possa essere usato nella pratica medica. Il pap test ha rilevato, in un campione di 24 donne che già sapevano di avere un tumore, il 100 per cento dei cancri uterini, ma solo il 41 per cento di quelli alle ovaie. Tuttavia bisogna evidenziare che un tasso del 41 per cento per il tumore alle ovaie è superiore ai valori registrati finora, soprattutto se la rilevazione viene fatta ai primi stadi.  Questo tipo di tumore, infatti, generalmente è rilevato quando è in stadio avanzato e i tassi di sopravvivenza sono molto bassi. I ricercatori sono anche riusciti a sviluppare un test che cerca simultaneamente le mutazioni associate al tumore in dodici diversi geni nei campioni senza avere falsi positivi.  Bert Vogelstein, uno degli autori dello studio spiega: “Il genoma di oltre 50 tipi di tumore è stato sequenziato, e i ricercatori stanno cercando di trarne vantaggio. Studi simili sono in corso per trovare Dna mutato nel sangue, nelle feci, nelle urine e nella saliva per rilevare il cancro e anche la risposta ai farmaci”.