Una zecca clandestina che produceva le monete più difficili da fasificare, quelle da un euro e da due euro, è stata scoperta in un casale alle porte di Roma nel corso di una brillante operazione dei Carabinieri e dalla Guardia di Finanza.
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I Finanzieri del Gruppo di Aversa e i Carabinieri del Comando Antifalsificazione Monetaria di Roma, con un blitz scattato nella tarda serata di mercoledì scorso, hanno fatto irruzione all’interno dell’autorimessa di una villa isolata, ubicata nelle campagne di Gallicano nel Lazio, adibita a vera e propria zecca clandestina per la coniazione di monete Euro false di ottima fattura.
Tre i falsari arrestati in flagranza di reato, mentre erano intenti a produrre le monete contraffatte: due di loro vantano un’esperienza da orefici e incisori, messa a frutto per la creazione delle matrici impiegate per la coniazione.
Un lavoro certosino di altissima precisione, posto al servizio di un’attività illecita che avrebbe assicurato, dato il considerevole quantitativo di valuta che la zecca clandestina sarebbe stata in grado di produrre, notevoli profitti, ottenuti, pazientemente, attraverso lo smercio di monete da € 1 e da € 2. Per meglio ingannare la buona fede delle persone e agevolare l’immissione in circolazione della valuta falsa, le monete da € 2 erano coniate con la faccia nazionale italiana nella versione commemorativa “Olimpiadi Invernali di Torinoâ€, meno diffusa e conosciuta, così come le monete da € 1 riportavano la faccia nazionale francese, meno frequente nel nostro paese.
Oltre alle numerose monete false già pronte per essere spese, Carabinieri e Finanzieri hanno sequestrato, all’interno dell’opificio clandestino, anche decine di migliaia di anelli e tondelli necessari per l’illecita produzione, in procinto di essere utilizzate per la ulteriore coniazione di un ingente quantitativo di monete da immettere nel mercato.
Posti sotto sequestro anche la pressa idraulica, i conii per le incisioni ed altro materiale impiegato per la falsificazione, per un valore totale di circa 120.000 euro.
Nel corso dell’operazione è intervenuto sul posto anche personale dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (CNAC – Coin National Analysis Centre) competente per le analisi tecniche sulle monete, nonché l’European Technical Scientific Centre (ETSC) presso l’Ufficio Europeo per la Lotta Antifrode (OLAF) della Commissione Europea, per la valutazione della diffusione della contraffazione anche a livello internazionale. Alto è infatti l’interesse delle Istituzioni europee per la protezione della valuta comunitaria.
La Procura della Repubblica di Tivoli, informata dei fatti, ha convalidato gli arresti e impartito direttive per lo sviluppo delle indagini.
L’operazione dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza rappresenta un ottimo esempio di collaborazione tra le Forze di Polizia che, in un periodo di crisi economica, hanno intensificato gli sforzi per proteggere i cittadini da chi tenta di approfittare della loro fiducia.