Da Giovanni D’Agata riceviamo e pubblichiamo:
Secondo una ricerca inglese certi generi di musica influenzerebbero lo stile di guida delle persone al volante. Il sito britannico Confused.com ha elaborato una lista di canzoni “pericolose” per i guidatori anche se la ricerca non è tra le più attendibili, scientificamente parlando, ma mette alla ribalta una questione non così scontata. Lo studio ha analizzato la guida di quattro donne e quattro uomini che hanno guidato un’auto per 800 chilometri. La prima metà del viaggio è avvenuta in silenzio, la seconda con il sottofondo musicale. Le donne hanno reagito con più aggressività ascoltando musica hip-hop, mentre gli uomini si sono mostrati più sensibili al rock. La canzone più “a rischio” sarebbe “Hey Mama” dei The Black Eyed Peas, seguita da “Dead on Arrival” ( Fall Out Boy) e “Paper Planes” (M.I.A). La più “rilassante” invece sarebbe “Come Away With Me” di Norah Jones.
Il problema per Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti†è dato dal fatto che mentre è stato possibile proibire l’uso del cellulare alla guida, diventa assai arduo trovare gli strumenti utili per diminuire le distrazioni mentali. È chiaro che le tecnologie impiegate per la sicurezza stradale si stanno evolvendo come l’introduzione di sistemi intelligenti che “vigilano†sul nostro stato d’attenzione o in maniera più pratica sul mantenimento della traiettoria sulla carreggiata che si percorre, o l’uso di cartellonistica stradale che stimoli l’attenzione sulle arterie più trafficate e pericolose, ma è sulla psicologia delle persone che bisogna intervenire attraverso programmi di sensibilizzazione che persuadano i cittadini ad essere il più possibile vigili alla guida.