Poco prima delle 11 è stato individuato sotto la neve il secondo alpinista disperso da giovedì sera a Monte Pratello, nel comprensorio sciistico dell’Aremogna.
Quando le squadre di soccorso hanno estratto il corpo di Lanfranco Castiglione da sotto la neve, il medico del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico non ha potuto far altro che constatarne il decesso.
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Le ricerche dell’alpinista di Montebello di Bertona (PE) erano riprese questa mattina alle ore 7 con la partecipazione di oltre 40 tecnici di soccorso del CNSAS abruzzese ed alcuni del CNSAS molisano, 12 uomini del Soccorso Alpino Guardia di Finanza, 7 del Soccorso Alpino Forestale, Carabinieri, Polizia e Vigili del Fuoco.
Le squadre a terra ,che hanno operato anche con due unità cinofile, sono state supportate anche dall’elicottero del 118 della Regione Abruzzo che ha effettuato dei voli di ricognizione per la ricerca con apparecchi RECCO© e verricellato alcuni tecnici di soccorso sulle zone in cresta per sorvegliare la zona di intervento delle squadre di ricerca.
Nella valletta a sinistra della pista Super S, ad un centinaio di metri di distanza dal luogo di rinvenimento del corpo dell’altro alpinista deceduto, è stato agganciato un debole segnale di apparato ARTVA (Apparato Ricerca Travolti Valanga).
Dopo una verifica con le sonde le squadre hanno iniziato a scavare mentre sul posto è stato fatto arrivare il medico. Ha fornito un fondamentale supporto ai soccorritori il personale della società Monte Pratello S.p.A. che gestisce gli impianti di risalita. Il Soccorso Alpino Speleologico Abruzzese perde due suoi validi tecnici di soccorso che erano abituati ad affrontare la montagna in ogni condizione, comunque ad alto rischio. Vogliamo ricordare che per la frequentazione dell’ambiente montano è fondamentale avere e saper utilizzare le attrezzature tecniche e di sicurezza (ARTVA, pala, sonda) e consultare i bollettini nivometeorologici.