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Benedetto XVI come Celestino V che riposa a Ferentino

L’annuncio shock di Papa Benedetto XVI, dimissionario, e l’accostamento al Papa del “Grande rifiuto” Celestino V. Un evento eccezionale dunque, che chiama in causa indirettamente la città di Ferentino (oltre a L’Aquila e Fumone), dove è custodito gelosamente a tutt’oggi il cuore incorrotto del Santo presso il monastero delle monache Clarisse. Nella stessa Ferentino viene svolta ogni anno la festa di San Celestino, in occasione della quale si potrà lucrare l’indulgenza plenaria nei giorni 18, 19, 20, 21 maggio, e anche il Palio di San Pietro Celestino seguito da migliaia di spettatori. La chiesa di Sant’Antonio Abate in Ferentino dal 1296 al 1317 ospitò le spoglie mortali del suo fondatore che morì nella rocca di Fumone il 19 maggio 1296. Sant’Antonio Abate a tutt’oggi conserva integro il sepolcro scavato nell’arenaria che custodì per anni il corpo del “Papa Angelico” festeggiato nella città ernica il 19 maggio. Fin quando nel febbraio 1317 le spoglie furono traslate a L’Aquila, nella basilica di Santa Maria di Collemaggio. La storia narra che nel periodo di sepoltura ferentinate il sacrario celestiniano di Sant’Antonio Abate fu meta di pellegrinaggi e devozioni. Diversi miracoli avvennero nel luogo della sepoltura e ciò determinò a furor di popolo nel 1313 la canonizzazione di Celestino V. Il culto del “Papa Angelico” s’incrementò ancor più e la città di Ferentino lo acclamò secondo protettore dopo il centurione martire Ambrogio, patrono principale.
Aldo Affinati

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