Non gradisce la compagna 25enne rumena del fratello e lo perseguita, arrestato per stalking
27 Febbraio 2013Sarà stata forse un po’ d’invidia o forse solo un forte spirito tradizionalista ma lui, 59enne di Quadri (CH), quella storia d’amore tra il fratello 61enne e la giovane rumena di 25 anni, proprio non la condivideva. In più occasioni aveva manifestato il suo disappunto per quella relazione con una donna troppo più giovane ma in nessun caso era riuscito a sortire l’effetto desiderato. Per questo motivo da circa sei mesi aveva deciso di rendere la vita impossibile alla coppia, che abitava nel suo stesso palazzo, con l’intenzione di farli lasciare o, quantomeno, costringerli ad andare a vivere altrove. Una situazione però che è ben presto degenerata a tal punto da spingere il fratello maggiore a rivolgersi ai Carabinieri della Stazione di Quadri per chiedere aiuto. L’uomo ha raccontato ai militari dell’Arma che il fratello minore da diverso tempo ormai perseguitava lui e la sua compagna rumena offendendoli con parolacce, minacciandoli verbalmente, e mettendo in essere una serie di comportamenti da creare un vero e proprio stato di paura in entrambi. Scatta quindi nei confronti del 59enne, su richiesta dei Carabinieri, un provvedimento di ammonimento da parte del Questore di Chieti che però non modifica la situazione. Il 59enne infatti continua nella sua opera e la notte inizia a sparare dei petardi sotto l’abitazione del fratello per non farli dormire e quando la coppia organizza delle cene con gli amici lui aggredisce verbalmente gli ospiti e li costringe ad andare via. Negli ultimi tempi poi la situazione degenera ulteriormente perché danneggia l’auto del fratello e in alcune occasioni, al termine di liti furibonde, li aggredisce anche fisicamente. Per tutte queste ragioni l’uomo, all’inizio di Febbraio, viene denunciato in stato di libertà dai Carabinieri della Stazione di Quadri con l’accusa di atti perquisitori (Stalking). La situazione però non cambia neanche in questo caso e i carabinieri devono intervenire ancora fino a quando ieri, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Lanciano, i militari dell’Arma si recano nuovamente a casa del 59enne ma questa volta per notificargli un’ordinanza di custodia cautelare in carcere con l’accusa di atti persecutori. L’uomo attualmente si trova presso la casa circondariale di Lanciano a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.