“Abbiamo segnalato alla procura di Cassino cinque nomi diversi dai circa 150 su cui gli investigatori già stanno indagando e crediamo che la magistratura inquirente abbia preso la nostra segnalazione in grande considerazione”. A parlare e il criminologo Carmelo Lavorino che da anni si sta occupando dell’omicidio di Serena Mollicone, in particolare nei collegi difensivi dei vari indagati che si sono succeduti fin dall’inizio della vicenda che ha visto nel giugno del 2001, il ritrovamento del corpo della 18enne Serena Mollicone di Arce, nel bosco dell’Anitrella. “Di queste cinque persone non forniremo alla stampa nessun elemento perché già troppi sono stati i mostri creati fino ad oggi – prosegue Lavorino – Ricordo Carmine Belli, il carrozziere di Arce accusato dell’omicidio di Serena per il quale ha scontato ingiustamente un anno di carecere e ha subito i tre gradi del processo che ne ha decretato l’assoluzione. Se non fosse stato per il nostro lavoro difensivo avremmo avuto un criminale in libertà e un innocente in carcere e questo per colpa di alcuni che su questa storia hanno voluto fare carriera ed altri che invece hanno depistato le indagini per salvare amici o parenti”. Oggi pomeriggio Lavorino ha tenuto a Cassino una conferenza stampa in cui ha illustrato il suo pensiero su quanto sta accadendo tracciando un consuntivo, dal suo punto di vista, sulla situazione delle indagini.