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Prosegue il successo di pubblico per la stagione teatrale all’Auditorium del Capoluogo

Ancora un grande successo di pubblico e di critica per la stagione teatrale allestita dall’amministrazione comunale. Secondo  spettacolo all’Auditorium “Paolino Colapietro” e secondo sold-out. Anche questa volta tutti i biglietti sono stati venduti. “Il risultato positivo di questa stagione teatrale – ha commentato l’assessore alla cultura, sport e spettacolo Gianpiero Fabrizi – è sotto gli occhi di tutti, due spettacoli e due sold-out, a dimostrazione della validità del progetto che abbiamo voluto mettere in campo, nonostante le note difficoltà finanziarie. La cultura deve avere un ruolo di primo piano nella società e il nostro impegno in questa direzione, per il presente e per il futuro della città sarà sempre massimo”.

Sabato scorso (2 febbraio) lo spettacolo “La vita mia, la mia storia”  di e con Gino Aurisio è stato seguito con grande attenzione dai numerosi spettatori, che hanno avuto anche la possibilità di interagire con l’artista, che si è cimentato con la storia di una vita raccontata con le emozioni di chi l’ha attraversata. La narrazione di ciò che capita ad un uomo. La cronaca di un vissuto personale che potrebbe coincidere con un vissuto collettivo. La vita di Uno nel cuore di tanti. Un’autobiografia costruita attraverso la ricerca di pensieri, poesie, monologhi di drammaturghi e poeti che aderissero il più possibile alle suggestioni che hanno scandito la sua vita. Da Troisi a Bogosian, passando per Benni e Ferdinando Russo. Un susseguirsi di emozioni ed azioni votate sia al sano divertimento che ad attente riflessioni, dettate dagli accadimenti della vita di un uomo che spera di essere arrivato “nel mezzo del cammin”.

Ora l’appuntamento è per sabato 16 di febbraio,  con “Grido d’Amore” – Edith Piaf” con Gianni De Feo. Una scena notturna, un luogo quieto, calmo, apparentemente deserto. Un personaggio vi entra di soppiatto. Ha un mazzo di fiori in mano. Si dirige verso un punto che non conosce, ma che sa dov’è. E’ un improbabile viaggiatore, un passante, forse un vagabondo. Racconta storie. Racconta di destini incrociati e ascolti lontani, rivive antiche passioni, magari non sue. Ad accompagnarlo vi è una piccola orchestrina da strada: una fisarmonica, un violino,  una chitarra e alcune canzoni che resero celebre Edith Gassion, meglio conosciuta come Edith Piaf. Una donna che ha riversato nella voce la febbre di una vita difficile, spezzata da alti e bassi, colma di generosità, di allegria, di disperazione e di egocentrismo. Una donna che avuto incontri  e scontri, che è stata ispirata e che ha ispirato. Un ventaglio di canzoni. La descrizione di un desiderio da  esaudire a tutti i costi, quello di potersi confessare con il fantasma di una  delle cantanti più straordinarie di tutti i tempi. Grido d’amore, Edith Piaf non è il racconto di una vita, ma il semplice omaggio a chi la vita l’ha trasfigurata riuscendo forse a essere veramente se stessa  solo su un palcoscenico. Si ricorda inoltre che i biglietti per i singoli spettacoli sono in vendita al costo di 5 euro, e possono essere acquistati nei locali dell’ufficio cultura del Comune in piazza VI Dicembre.

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