Anche il PSI di Pontecorvo muove i suoi passi verso le imminenti elezioni che sanciranno chi sarà a capo del prossimo governo nazionale e della regione Lazio. Come è noto il partito socialista farà parte della coalizione di centro sinistra con il partito democratico e  sinistra ecologia e libertà . A Pontecorvo il referente locale del PSI è Ludovico Zonfrilli, persona che in passato si è spesa tanto per questioni sociali come le problematiche degli inquilini delle case ATER e soprattutto è stato il promotore della vertenza contro la chiusura dell’ospedale di Pontecorvo che ha portato ai ricorsi al TAR del Lazio e al Consiglio di Stato, e in questo momento di grande fervore e incertezza rompe gli indugi e, oltre a fare un’analisi della situazione, presenta il candidato locale del PSI alle prossime regionali, l’avvocato Lio Sambucci salito alla ribalta come legale nel ricorso presentato da Ludovico Zonfrilli ed altri cittadini al TAR del Lazio e al Consiglio di Stato contro la chiusura dell’ospedale:
“Questa tornata elettorale che deciderà chi sarà a governare l’Italia e la regione Lazio, è una delle più importanti dal dopoguerra ad oggi, in quanto arriva in un momento difficilissimo per la nostra nazione da un punto di vista economico e sociale. L’Italia sta cercando di venir fuori dalla crisi economica che ha messo a nudo tutti i difetti di una nazione ancora troppo debole quando deve rialzarsi.
Gli effetti di questa crisi sono tangibili, i posti di lavoro persi ogni giorno non si contano più, l’indice di disoccupazione ogni trimestre è sempre più alto, le attività commerciali che chiudono sono numerosissime, in poche parole l’Italia si sta impoverendo sempre più generando tutte quelle situazioni dove le famiglie non arrivano a fine mese, dove  gli imprenditori sono ridotti al lastrico dalla mancanza di lavoro; troppo spesso si legge sui giornali di gesti estremi commessi da chi non ce la fa più, dove i giovani sono ormai rassegnati a non trovare un’occupazione decente,stiamo vivendo per colpa della crisi economica un dramma sociale di enormi proporzioni spesso sottovalutato ma che ora trova riscontro quando ci guardiamo intorno. In un contesto del genere poco o niente la politica ha fatto fino ad oggi per fermare tutto ciò e sicuramente c’è chi più di tutti non ha saputo fare in questi anni difficili, ossia Silvio Berlusconi insieme ai sui amici del PDL e della lega. Sembra troppo facile e scontato dare la colpa al Cavaliere ma chi non ha la memoria corta sicuramente non ha dimenticato che nel 2008, in piena crisi finanziaria scaturita dal fallimento della Lehman Brothers, l’allora presidente del consiglio Silvio Berlusconi dichiarò che era tutto a posto e che gli italiani dovevano stare tranquilli e spendere i loro soldi per le vacanze, chi non ha la memoria corta non dimentica che in quegli anni mentre altre nazioni come Francia e Germania pensavano a come arginare la crisi prendendo dei forti provvedimenti che impedivano di bruciare centinaia di migliaia di posti di lavoro, il governo italiano discuteva sui matrimoni tra GAY e le coppie di fatto, oppure se Ruby fosse o meno la nipote di Mubarak con tanto di interrogazione parlamentare, oppure se un processo dovesse essere corto, medio o lungo; con il dovuto rispetto per alcune tra queste argomentazioni c’erano cose molto più importanti che avevano priorità e che invece sono state trascurate a tal punto da portare l’Italia sul baratro.
Chi non ha la memoria corta sicuramente non scorda la fuga del presidente del consiglio di fronte alla propria ormai totale incapacità nel fronteggiare una crisi che ha travolto l’Italia, ma il Berlusconi, da buon comandante come Schettino, ha pensato bene di mettersi in salvo dimettendosi e lasciando la nazione nelle mani di un governo tecnico capeggiato da professor Monti che ha applicato la politica delle tasse per salvare l’Italia dagli spettri della Grecia, politica che poteva essere evitata solo se negli anni si poneva un freno a tutti gli sprechi che hanno logorato le casse dello stato aumentando il debito pubblico.
Il discorso della memoria corta lo faccio per ricordare ciò che non ha saputo fare il centro destra ma sono sicuro che si saprà distinguere la serietà di chi si propone come cambiamento per l’Italia attraverso le riforme necessarie per voltare pagina da chi ancora è capace di fare false promesse che sanno di presa in giro, sono sicuro che si saprà distinguere tra chi ha scelto la democrazia delle primarie a cui ho partecipato in maniera attiva e convinta e chi ancora una volta ha scelto di avere un padrone, Silvio Berlusconi, come sono sicuro che i miei concittadini di Pontecorvo non dimenticheranno gli orrori del governo Polverini in regione e del trattamento riservato all’ospedale di Pontecorvo, sono sicuro che nessuno dimenticherà che mentre spendevamo fino all’ultima goccia di sudore per cercare di salvare il Pasquale Del Prete, altri in regione banchettavano e brindavano con ostriche e champagne alla faccia nostraâ€.
Dopo questa analisi molto dura Ludovico Zonfrilli motiva il sostegno della sezione di Pontecorvo all’avvocato Sambucci:â€
In questi mesi insieme ai compagni del cassinate abbiamo cercato una persona che fosse in grado di rappresentare il territorio con dignità ed onestà , la scelta è caduta inevitabilmente su Lio Sambucci il quale nel tempo ha mostrato i tratti somatici di come dovrebbe essere un politico ossia onesto, leale, sincero e preparato. Personalmente ho gioito quando l’avvocato Sambucci ha accettato in quanto so di cosa è capace e non potrò mai dimenticare tutto l’impegno svolto in quel periodo dove abbiamo lavorato fianco a fianco per presentare il ricorso contro la chiusura dell’ospedale di Pontecorvo, un impegno assunto gratuitamente dall’avvocato Sambucci e soprattutto un impegno lontano dalle campagne elettorali e da qualsiasi candidatura, assunto quindi con grande serietà ed onestà senza secondi fini.
Chiedo ai miei concittadini di dare un forte sostegno al centro sinistra e in particolar modo alla candidatura dell’avvocato Sambucci attraverso il proprio voto e permettere l’ascesa alla Pisana di una persona che nel tempo ha dimostrato di avere a cuore le problematiche del territorio e di avere le capacità per affrontarle, a differenza dei vari personaggi in cerca d’autore come il presidente del consiglio uscente Abbruzzese che ora mostra i suoi manifesti a Pontecorvo ma quando la città ha avuto bisogno di lui per salvare l’ospedale ha scelto di stare dall’altra parte!