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Rifiuti da Roma, il ministro Clini insiste a voler scaricare a Colfelice. Salvati: “Vada a casa”

Il ministro Clini sembra intenzionato a portare avanti il suo progetto che vede la provincia di Frosinone come unica possibilità per risolvere l’emergenza rifiuti della Capitale e intende adoperare ogni suo potere per raggiungere l’obiettivo anche scavalcando il decreto di sospensiva del Tar del Lazio.
“Il ministro Clini vada a casa! Insieme al prefetto Sottile hanno già provocato troppi danni. La posizione dei Sindaci della provincia di Frosinone non cambia: siamo schierati in prima fila per difendere salute e ambiente, pronti alle barricate, e del tutto stufi di cotanta prepotenza”. Antonio Salvati, sindaco di San Giovanni Incarico e Coordinatore dei Sindaci della provincia di Frosinone riunitisi in Comitato contro i rifiuti di Roma, reagisce con parole drastiche alle dichiarazioni del Ministro all’Ambiente Corrado Clini, intenzionato, nonostante il veto giunto dal Tribunale amministrativo regionale, a portare avanti con un decreto d’urgenza, il suo progetto di smaltire i rifiuti della capitale, dello Stato del Vaticano e di alcuni grandi comuni dell’hinterland romano, in provincia di Frosinone. “Non vogliamo pagare noi, a danno della nostra salute, lo scotto dell’incompetenza amministrativa romana nella gestione dello smaltimento dei rifiuti. Né continueremo ad essere vittima di atti di prepotenza da parte di chi governa da Roma, che paventa efficienza amministrativa e risolve i problemi di facciata, a scapito dei soliti territori. La nostra provincia rivendica ripresa, crescita e sviluppo, e si sta adoperando ad ogni livello per cercare di risalire la china studiando azioni e strategie per la tutela e l’incremento dell’occupazione: tutto questo passa anche attraverso la difesa della salute e la preservazione del territorio da attacchi di governance prepotente e scellerata. Clini, vada a casa!”.

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