Quasi a sorpresa il Tar del Lazio blocca il decreto del Ministro Clini che indicava lo sversameto nella Ciociaria dei rifiuti Romani, la soluzione all’emergenza che si sta vivendo nella Capitale dopo la chiusura di Malagrotta. Il tribunale amministrativo infatti ha accolto la richiesta della Provincia di Frosinone, del comune di Albano e della Saf di Colfelice nel cui impianto erano destinate 40 tonnellate al giorno di immondizie fissando al sei giugno la decisione sul merito dei ricorsi ma a quel punto, l’emergenza deve aver trovato necessariamente un altro sbocco, magari all’interno del perimetro della provincia romana. Una risposta che da speranza ai cittadini della Bassa provincia di Frosinone che avevano temuto un nuovo schiaffo alla dignità di un’area, in particolare quella di Colfelice, ormai caratterizzata dalla ingombrante presenza dello stabilimento Saf. Se fosse passata la linea ministeriale, quello stabilimento avrebbe visto raddoppiare il quantitativo di immondizia che ad oggi viene conferito e trattato.
Er. Amedei