Un ventenne, pregiudicato, residente a Formia, a dicembre dello scorso anno tenta l’ennesimo espediente per fare soldi facili.
Il piano appare semplice da realizzare, deve solo carpire la fiducia degli impiegati di uno sportello postale della sua città per aprire un conto che gli permetterà di incassare un assegno bancario in suo possesso, completamente falso, dell’ingente importo di 10.000 euro.
Ad essere reali sono però le coordinate bancarie dell’assegno che versa sul conto postale appena aperto, riferibili ad una signora residente nel frusinate. Il giovane, presubilmente ignorando chi fosse l’intestataria del titolo appositamente creato, ha la sfortuna di imbattersi in una impiegata di banca, correntista proprio nella sede dello sportello presso cui lavora.
Il primo ad insospettirsi per l’anomalo movimento sul conto corrente della propria dipendente è il direttore della banca che subito la informa consentendole di avvedersi per tempo del raggiro messo in atto a suo danno. Gli estremi del titolo all’incasso corrispondono infatti a quelli dell’assegno ancora in bianco presente nel carnet in suo possesso. A quel punto l’ignara vittima della tentata frode si presenta presso gli Uffici della Questura e denuncia l’accaduto.
Le indagini degli investigatori, partite dall’ufficio postale di Formia presso cui era stato aperto il conto, hanno consentito l’individuazione e la denuncia del responsabile. Accertamenti sono in tuttora in corso per verificare la presenza di eventuali complici o di organizzazioni criminali dietro il tentato raggiro e la produzione del titolo di credito falso, visto il modus operandi dell’autore tipico delle strutture malivatose a struttura piramidale.