Ci sono tutti i lavoratori della Multiservizi frusinate di fronte alle porte del piano degli uffici comunali in cui si aprirà il consiglio straordinario in cui il sindaco di Frosinone annuncerà i dati sconcertanti del deficit delle casse del capoluogo. Una piccola folla rumorosa si accalca per più di un’ora sulla scalinata del palazzo comunale in cui ha sede l’ufficio del Sindaco Ottaviani, ci sono esponenti politici vecchi e nuovi, tra gli altri sfilano Memmo Marzi, Piacentini, Senatrici neoelette, esponenti di Sel e Candidate del Movimento 5 Stelle.
Alle 19.00 finalmente arriva il Sindaco, immediatamente riconosciuto e salutato dalla folla con un sornione applauso, lui dal basso della scalinata risponde sorridendo e salutando, inconsapevole della sorpresa organizzatagli dai lavoratori in cassaintegrazione: una bara colorata che reca un cartello dedicato agli esponenti trombati di lusso del pdl nostrano.
Tra l’assordante suono di una tromba dei lavoratori, tipo vuvuzela, e una miriade di agenti in divisa finalmente si aprono le porte ed inizia la gazzarra comunale, il Sindaco ringrazia e snocciola i guai e le proposte, sembra di assistere ad una disfatta gia annunciata e condivisa in questo paese ricco di poveri.
I soldi sono finiti andate in pace questo il succo del sermone episcopale del capoluogo, l’unica certezza è che non si arriverà al commissariamento dell’ente, intanto nulla di fatto le domande del popolo sono ancora stampate sulle facce dei presenti: cosa ne sarà di questa giunta comunale farcita di dissidenti e rimpastati, cosa si farà in questa città per cambiare il trend di sonora disfatta? Lo scopriremo nelle prossime puntate.
Paolo Ruggeri