Dom Pietro Vittorelli: Soddisfazione per un “Papa Ecclesiale, per il ringiovanimento della Chiesa”
14 Marzo 2013L’Abate di Montecassino Dom Pietro Vittorelli, appena saputa la notizia che un nuovo Papa era stato eletto e prima ancora che se ne conoscesse l’identità e il nome che avrebbe assunto, ha subito espresso grande gioia e soddisfazione nel constatare che i Cardinali sono stati tanto uniti e compatti per votare il successore di Pietro, il che dimostra l’unità della Chiesa anche in questo momento storico particolarmente delicato. E mentre si aspettava, in piazza S. Pietro e in tutto il mondo, di sapere chi fosse, abbiamo visto – ha dichiarato l’Abate Vittorelli – una Chiesa di popolo viva, numerosa, giovane, festosa che con il suo entusiasmo già mostrava di accettare il nuovo Papa, chiunque fosse.
Quando poi è arrivata la notizia che il nuovo Papa era l’arcivescovo di Buenos Aires card. Jorge Mario Bergoglio e lo abbiamo visto e sentito – ha commentato l’Abate -, sono rimasto molto ben impressionato. Mi è piaciuto molto il passaggio da un Benedetto a un Francesco, rinnovando il nome di due grandi Santi che hanno segnato profondamente la storia della Chiesa. Si è mostrato come un Papa “ecclesialeâ€, che con la semplicità francescana del suo “Buonasera†ha chiesto al popolo di pregare Dio di benedirlo, prima che lui impartisse la benedizione ed ha chiesto, e subito ottenuto, silenzio e guidato la preghiera scegliendo due preghiere tradizionali del popolo, il Padre Nostro e l’Ave Maria: sono stati gesti e momenti bellissimi e commoventi. Infine, ha detto, la scelta del card. Bergoglio da parte del conclave, è un segnale forte di cambiamento e rinnovamento della Chiesa; i cardinali hanno chiesto al nuovo Papa, uomo che è stato in mezzo al popolo, sudamericano ed extraeuropeo, anche se di origini italiane, un ringiovanimento della Chiesa, che ora dovrà cambiare il suo ritmo, che non sappiamo quale sarà , ma sarà necessariamente diverso e sarà quello che Papa Francesco I indicherà . Sentiamoci uniti nella preghiera per papa Francesco I.