Froda il fisco per 15 milioni e intesta società a ultra ottantenne. Denunciato dalla Guardia di Finanza
12 Marzo 2013La Guardia di Finanza di Frosinone si è incuriosita di una anomala figura imprenditoriale: un ottantaseienne di Roma dimorante in una casa di riposo per anziani, che risultava titolare di molte imprese, tra cui una di Ferentino, operante nel settore delle pulizie industriali.
In effetti le investigazioni, condotte dalla Brigata della Guardia di Finanza di Ceprano e coordinate dalla Procura della Repubblica di Cassino, durate circa un anno, hanno riservato parecchie sorprese.
Innanzitutto molte delle imprese intestate all’ottantaseienne romano non avevano mai presentato dichiarazioni dei redditi; una di esse, operante nella capitale ed esercente l’attività di commercio al dettaglio di confezioni per adulti, oltre ad essere inadempiente agli obblighi di presentazione delle dichiarazioni fiscali, aveva fraudolentemente venduto i propri beni ed i crediti per poi trasferire fittiziamente la sede in Bulgaria, sparendo repentinamente dal territorio nazionale, rendendo vane le azioni legali dei creditori e pensando di farla franca anche con il fisco.
Emergeva così, in maniera sempre più evidente, il reale artefice e beneficiario della frode: un romano di 64 anni che aveva fittiziamente intestato le proprie attività all’anziano prestanome e ad altra testa di legno molto più giovane di nazionalità Bulgara, quindi aveva trasferito fittiziamente beni e crediti ad altre sue società in modo da sfuggire agli accertamenti e perseverare nel nascondere tutti i proventi delle sue attività al fisco.
Gli accertamenti delle Fiamme Gialle sono stati estesi a tutte le attività del “vero†imprenditore risultato evasore totale in grado di nascondere, dal 2009 al 2011, ricavi per oltre 15 milioni di euro e iva dovuta per oltre 3 milioni di euro.
L’accertamento analitico delle sue attività economiche è stato reso possibile grazie a controlli incrociati ed indagini bancarie su vasta scala.
Sia il soggetto investigato che i suoi prestanome sono stati denunciati all’A.G. procedente per numerosi reati fiscali che vanno dall’omessa presentazione di dichiarazione dei redditi, all’occultamento di scritture contabili, nonché la sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.