Negli ultimi giorni, i Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Latina avevano attentamente osservato i movimenti di un disoccupato quarantaquattrenne, nato a Latina, ma residente a Sezze, poiché sospettato di gestire un traffico di droga nel territorio pontino.
Dopo prolungati e ripetuti servizi di appostamento e pedinamento, nella mattinata odierna, i Militari hanno osservato i soliti movimenti sospetti dell’uomo che, dopo essere uscito di casa, con fare accorto e modificando continuamente la propria direzione di marcia allo scopo di individuare ed eludere eventuali controlli, si è recato presso due abitazioni (anch’esse a Sezze) dalle quali è uscito dopo pochissimi minuti.
I Finanzieri hanno quindi deciso di intervenire e di fermarlo per un controllo, con l’ausilio delle unità cinofile del Gruppo di Forma, i cani Vanda e Ovar (due pastori tedeschi dal fiuto infallibile) e dei loro Finanzieri “conduttoriâ€, a seguito del quale sono state rinvenute 8 dosi di cocaina, magistralmente occultate all’interno del cruscotto dell’auto.
A questo punto, i militari hanno proceduto alla perquisizione dell’abitazione dell’uomo e degli altri luoghi dallo stesso abitualmente frequentati.
Nella sua abitazione sono stati trovati bilancini di precisione e materiale per il confezionamento dello stupefacente, oltre a 4000 euro in contanti, nonché alcune dosi di hashish e marijuana.
Nel secondo appartamento, in uso alla cognata (una donna di Sezze di 47 anni, disoccupata), sono state rinvenute 6 dosi di cocaina, già pronte per lo spaccio, confezionate allo stesso modo di quelle trovate in macchina.
Nell’ulteriore abitazione perquisita, nelle campagne adiacenti il paese, di proprietà di un terzo soggetto di Sezze di 47 anni, i Finanzieri hanno trovato circa un chilo di cocaina, ben nascosta in un bidone contente residui di sanza che ricoprivano dei sacchetti di cellophane al cui interno, avvolta in ulteriori sacchetti chiusi da nastro isolante, era custodita la droga.
Inoltre, in una delle stanze vi era tutto l’occorrente per il confezionamento e la pesatura delle dosi.
All’uomo, incensurato come gli altri due soggetti, sono stati sequestrati anche 4 fucili da caccia, regolarmente denunciati, con 450 cartucce calibro 12, oltre a 50 proiettili calibro 38 e calibro 357 illegalmente detenuti.
Per i tre incensurati sono scattate le manette.
Su disposizione del P.M. di Turno presso il Tribunale di Latina, la donna è stata condotta nel carcere di Rebibbia, mentre i due uomini sono stati rinchiusi presso la casa circondariale di Latina, tutti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.