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Utilizza fatture false, la Guardia di Finanza gli sequestra casa e quote di società

La Guardia di Finanza di Sora, nel corso di una verifica fiscale nei confronti di una società operante nel settore della costruzione di edifici residenziali, aveva accertato che la stessa, aveva fatto ricorso a numerose fatture per operazioni inesistenti per ammontare complessivo di 2.000.000 di euro. Al termine dell’attività ispettiva erano scattati i recuperi a tassazione e la denuncia del legale rappresentante della società alla Procura della Repubblica di Cassino per i reati di dichiarazione fraudolenta ed emissione di fatture relative ad operazioni inesistenti.

Le Fiamme Gialle avevano altresì proposto all’Autorità Giudiziaria procedente di sottoporre a sequestro i beni dell’imprenditore in valore equivalente al profitto del reato, cioè all’imposta evasa.

Tale richiesta è stata accolta per cui i militari della tenenza della Guardia di Finanza di Sora sono tornati dall’imprenditore verificato, un cinquantenne di Castelliri, per procedere all’esecuzione del sequestro preventivo di somme di denaro, dell’abitazione di proprietà e di quote societarie.

Come noto, la legge finanziaria del 2008, ha introdotto una norma che consente di aggredire, in presenza di reati fiscali, beni di proprietà dell’evasore fino al recupero dell’importo non versato o dovuto mediante l’estensione dell’applicazione del sequestro preventivo della fase delle indagini preliminari.

L’attività posta in essere si inquadra nel contesto di una lotta molto determinata contro l’evasione fiscale che viene condotta dalla Guardia di Finanza, con particolare riferimento alle forme fraudolente, tra le quali quella caratterizzata dal ricorso alle fatture per operazioni inesistenti.

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