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Pontili abusivi crescono come funghi sulla costa chietina, ancora un sequestro

Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Chieti ha convalidato il sequestro, operato d’iniziativa dal Comando Stazione Forestale di Ortona in un’operazione congiunta con la Capitaneria di Porto, di un pontile in legno realizzato abusivamente in località Acquabella, una delle zone più caratteristiche del litorale ortonese.
Il pontile sequestrato rappresenta solo l’ultimo atto, in termini temporali, nella sequenza di costruzioni abusive che da anni occupano e deturpano la splendida spiaggia della caletta Acquabella. Le indagini, nate a seguito di una segnalazione anonima, hanno consentito di scovare un vero e proprio rimessaggio abusivo per barche, costituito da diverse strutture in legno ed eternit e manufatti adibiti allo spostamento delle barche dalla terra al mare e viceversa. La struttura sequestrata, ancora in costruzione, sarebbe stata probabilmente destinata a piccolo punto di ristoro.
Punta dell’Acquabella, grazie alla considerevole valenza naturalistica del luogo, è, dal 2007, Riserva Naturale Regionale, inserita nel Sistema delle aree protette della Costa Teatina. Oltre al vincolo paesaggistico ed idrogeologico, vige, pertanto, il divieto di qualsiasi trasformazione del suolo diversa dalla destinazione al verde.
Due le persone del posto segnalate dal Corpo Forestale dello Stato all’Autorità Giudiziaria: rischiano di dover rispondere per deturpamento di bellezze naturali, abusiva occupazione di spazio demaniale ed abusiva realizzazione di manufatti in assenza delle necessarie autorizzazioni.

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