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Presidente della Repubblica: Fumata nera, Franco Marini non raggiunge il quorum

Sono iniziate questa mattina le votazioni per eleggere il XII Presidente della Repubblica italiana che dovrà prendere il posto di Giorgio Napolitano. Alle 10 in Parlamento, riunito in seduta comune, i 1007 grandi elettori, rappresentati da senatori , deputati  e rappresentanti delle Regioni, hanno iniziato ia votare per eleggere il successore di Napolitano. Due i candidati in lizza Franco Marini, ex presidente del Senato ed ex segretario generale della Cisl, ed il professor Stefano Rodotà, giurista, professore universitario e primo Garante per i  diritti. Il primo, proposto dal Partito democratico ed appoggiato dal Pdl , Lega nord e lista Civica. Il secondo presentato dal Movimento 5 Stelle e da Sinistra Ecologia e Libertà. Per i primi tre scrutini la maggioranza necessaria per essere eletto è quella dei 2/3, ossia 672 voti. Negli scrutini successivi al terzo basterà la maggioranza assoluta. La scelta di presentare Franco Marini, in casa Partito democratico, ha scatenato forti malumori e contrasti , circa novanta deputati e senatori si sono dichiarati contrari a votare per l’ex presidente del Senato. Dello stesso avviso anche gli esponenti di Sinistra ecologia e libertà. Nella prima votazione, infatti, Franco Marini non ha raggiunto il quorum per l’elezione del presidente della Repubblica. A scrutinio ancora in corso i voti che non sono andati a Marini hanno superato quota 335. A questo punto Marini non può più raggiungere la maggioranza dei due terzi, pari a 672 su 1007 grandi elettori. Marini si è fermato a 522 voti.

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