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Riapre l’ascensore inclinato, dopo le frane sul viadotto Bondi

Dopo alcune settimane di fermo dovuto alle frane che hanno interessato il viadotto Ernesto Biondi, l’ascensore inclinato riapre. L’impianto, che collega la zona di via Aldo Moro con piazzale Vittorio Veneto, infatti, riaprirà domani (giovedì 25 aprile 2013) alle ore 9 a seguito dell’esito positivo delle verifiche tecniche effettuate sulla linea dell’ascensore e in concomitanza con l’ultimazione della prima tranche di lavori di messa in sicurezza delle zone immediatamente a ridosso della cabinovia.

I tecnici dell’amministrazione Ottaviani, allo scopo di garantire la sicurezza degli utenti dell’impianto, hanno approntato un percorso obbligato di accesso alla stazione di valle, delimitato con reti, ed è stata realizzata una paratia paramassi per contenere eventuali movimenti franosi verso la stazione stessa. Accorgimenti che rendono fruibile la struttura, posto che il monitoraggio, nell’attesa che arrivino i fondi regionali e nazionali per la realizzazione degli interventi più consistenti e decisivi per bonificare l’intera area investita dalla frana, continua ad essere costante. I movimenti franosi, infatti, sebbene limitati, grazie soprattutto ai lavori effettuati nell’immediatezza dei primi cedimenti, sono ancora in atto e in questo senso è risultata saggia la scelta del sindaco Nicola Ottaviani di “intubare” il fiume Cosa per evitare pericolose strozzature dovute ad invasione dell’alveo da parte di terra caduta dal fronte collinare, considerato che, nei giorni scorsi, una parte di frana si è spostata verso il corso d’acqua, ma è stata contenuta dai manufatti appoggiati sul letto del Cosa.

L’ascensore riprenderà domani, quindi, il suo esercizio, ma potrebbe essere temporaneamente fermato, considerato che, nel programma degli interventi, sono previsti lavori che potrebbero richiedere il fermo della cabina. Sulla base delle prove sperimentali, è stato, poi, appurato che le vibrazioni prodotte dal passaggio della cabina sulla rotaia non hanno alcun rilevanza sui movimenti franosi.

Da segnalare inoltre che, dopo aver risolto i problemi di ordine tecnico e di sicurezza legati all’evento franoso, si era posto un problema di gestione dell’impianto di risalita, dovuto all’indisponibilità da parte del lavoratori della Multiservizi addetti al controllo e al funzionamento dell’ascensore inclinato, a seguito della rinuncia di alcuni di essi ad essere riassunti dalle cooperative sociali di tipo B subentrate nei contratti di servizio. Si è deciso quindi, per evitare lo slittamento dell’apertura dell’impianto, di affidare il servizio di funzionamento e controllo dell’ascensore agli addetti della stessa ditta che si occupa della manutenzione dell’impianto.

“La riapertura dell’ascensore – commenta soddisfatto l’assessore Fabio Tagliaferri – è un altro risultato di questa amministrazione che ha saputo fronteggiare le emergenze con decisionismo ed efficacia, garantendo quella sicurezza necessaria all’impianto per tornare a funzionare. La riapertura dell’ascensore non significa che il problema frane non esista più, ma sull’area su cui insiste l’impianto i tecnici ci hanno assicurato che non esistono problemi in ordine alla sicurezza e alla stabilità.

Rimaniamo in attesa che arrivino i fondi regionali per partire quanto prima con la bonifica definitiva delle aree interessate dalle frane per poi tentare di tramutare in realtà il sogno del progetto del parco del fiume Cosa che giace nei cassetti da troppo tempo”.

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