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Rifiuti da Roma, Salvati chiama alla mobilitazione l’intero territorio

Il fronte contro i rifiuti della capitale che Clini e Sottile vogliono sversare sulla provincia di Frosinone si rafforza: una riunione questa mattina (sabato 6 aprile 2013), nella sala consiliare di San Giovanni Incarico, ha visto il Sindaco Antonio Salvati, assessori e consiglieri di maggioranza ed opposizione, i presidenti dei Comitati in difesa dell’ambiente di San Giovanni, Roccasecca e Pontecorvo e l’ex consigliere regionale Anna Maria Tedeschi, tracciare le linee principali delle azioni da portare avanti nella battaglia del territorio contro i provvedimenti incomprensibili del ministro e del suo commissario.
Per lunedi mattina 8 aprile è stata organizzata una manifestazione dinanzi all’impianto Saf di Colfelice per gridare forte e con dignità, alle istituzioni, ai giudici del Tar, alla classe politica, il diritto alla salute per sé e per i propri figli. Contestualmente, all’interno della Saf, si terrà l’Assemblea dei 91 Sindaci della provincia in cui si parlerà della situazione e dei provvedimenti da adottare.
“Il Comune di San Giovanni Incarico – ha detto ai presenti Salvati – ha comunicato in ogni forma possibile ai cittadini sangiovannesi (e spero facciano lo stesso tutti i miei colleghi sindaci della provincia di Frosinone poiché si tratta di una questione che riguarda tutti i 91 Comuni) l’importanza di far sentire la propria voce, affinché coloro che prenderanno le decisioni finali su questa legittima battaglia, tengano conto della volontà popolare e dei risvolti sociali determinati dal prospettato deturpamento del territorio di tutta la provincia. Siamo noi per primi – ha rimarcato Salvati – che dobbiamo difendere la nostra dignità e i diritti che ci appartengono: la salute, la qualità della vita, il valore delle nostre case, la crescita del territorio per il futuro dei nostri figli. Se staremo a guardare, lasciandoci seppellire sotto i rifiuti, senza tentare ogni possibile strada lecita, saremo noi i primi responsabili del nostro destino!”.
La riunione di questa mattina è stata anche l’occasione per rimarcare come “un Ministro ormai senza titolo ed il Commissario da lui nominato, abbiano disposto l’invio dei rifiuti da Roma qui a Colfelice, disattendendo quanto il Tar aveva emanato: e cioè che prima di tutto ed entro l’11 aprile, Clini deve dimostrare che a Roma c’è l’emergenza, deve relazionare sulla capienza degli impianti presenti nell’hinterland romano e dimostrare l’effettiva capacità dell’impianto di Colfelice per trattare quell’enorme quantitativo di immondizia. Ogni invio di rifiuti era subordinato al giudizio del Tar dopo l’esame di queste relazioni. Il ricorso presentato dal Comune di San Giovanni Incarico tramite l’avvocato De Santis è ancora in piedi – ha aggiunto Salvati – ma non dobbiamo permettere che l’arrivo dei rifiuti qui divenga un fatto consolidato prima ancora che i giudici del Tar si esprimano, il 18 aprile: i giudici devono sapere quali danni andrebbero a provocare in questa terra e su questa popolazione se decidessero di approvare le disposizioni di Clini e di Sottile”.
Infine l’appello al Prefetto ed al Questore della Provincia di Frosinone: “Certo le forze dell’ordine devono pur fare il loro lavoro, ma, confidiamo che sarà così, con la consapevolezza che tutti dobbiamo contribuire in qualche modo per far cambiare le cose. Anche perché – ha concluso il Sindaco di San Giovanni Incarico – il nostro secondo e parimenti importante obiettivo, è quello di creare un tavolo tecnico che serva a colloquiare con la Regione e con tutti gli attori che detengono ruoli decisivi nella gestione delle politiche di smaltimento dei rifiuti, per addivenire ad un ripensamento del ciclo dei rifiuti che sia effettivamente virtuoso e fonte di risorse”.
In chiusura, un quesito per Clini che in una intervista ha voluto gettare l’ombra di possibili interessi malavitosi dietro la protesta di Colfelice (una protesta cominciata più di venti anni fa, e che vede schierate mamme di famiglia preoccupate solo per la salute dei figli!): “La Commissione Europea ha vietato lo scarico in discarica del rifiuto tal quale già nel 2008. Clini si è insediato come Ministro a fine 2011. Perché ha aspettato l’ultimo momento per agire, adducendo come paravento proprio l’emergenza che lui stesso ha creato, e che è ancora tutta da dimostrare?”

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